Agrigento, scoperto un “caseificio degli orrori”: topi morti accanto ai formaggi da vendere

Nel corso di un blitz i carabinieri, assieme ai militari del Centro anticrimine natura e del Nucleo Ispettorato del lavoro, hanno scoperto un “ovile degli orrori” a Raffadali, nella provincia di Agrigento. In un piccolo fabbricato in contrada Butermini che era stato trasformato in caseificio i militari hanno trovato topi morti vicino a formaggi, tra caciotte, ricotte e altri prodotti caseari, tutti realizzati senza alcuna autorizzazione. C’erano anche altri roditori che scorrazzavano fra gli ovini macellati clandestinamente e abbandonati vicino ai formaggi che erano pronti per la vendita. Sono stati inoltre trovati dei farmaci per uso veterinario detenuti abusivamente. In seguito al blitz i militari hanno sequestrato più di 300 chili di alimenti in pessimo stato di conservazione, soprattutto formaggi e carne. Tutti prodotti non tracciabili, confezionati senza alcun presidio sanitario. I carabinieri hanno anche elevato sanzioni amministrative per 65.000 euro.

Arrestato il titolare del caseificio – Per il titolare del caseificio, un uomo di cinquantanove anni di Raffadali già noto alle forze dell'ordine, sono scattate le manette per frode in commercio e contraffazione di sostanze alimentari. I carabinieri lo hanno portato in carcere ad Agrigento, dove verrà sentito dai giudici per l'udienza di convalida. La procura ha inoltre disposto l'immediato ritiro dei prodotti caseari venduti presso gli esercizi commerciali di Agrigento e della provincia siciliana. I carabinieri si sono messi sulle tracce del corriere addetto al trasporto dei prodotti presso alcuni negozi della provincia. Il risultato è stato l'ulteriore sequestro di altri 100 chili di formaggio. Sull'intero ovile in contrada Butermini è scattato il sequestro.