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Aggressione fascista di Casa Pound a Bari. Il poliziotto commenta su Facebook: “Sto godendo”

Un agente di polizia ha commentato con un laconico “sto godendo” l’aggressione fascista di una trentina di militanti di Casa Pound, che si sono scagliati contro cinque manifestanti a un corteo contro Salvini. Tra loro c’era anche una donna di colore con il figlio nel passeggino.
A cura di Davide Falcioni
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Avrebbe dovuto difendere quei cittadini da un'aggressione fascista, invece ha esultato sguaiatamente: un agente di polizia di Bari ha infatti commentato un articolo sul pestaggio da parte di militanti di Casa Pound ai danni di alcuni manifestanti che avevano contestato pacificamente la presenza di Matteo Salvini nella città pugliese con un laconico "Ma quanto sto godendoooo…?", frase che però non è sfuggita ai funzionari della questura di Bari che hanno avviato un'indagine interna che ha portato a un procedimento disciplinare nei confronti del poliziotto.

Proseguono nel frattempo le indagini della Digos per identificare e assicurare alla giustizia gli autori del pestaggio. Gli inquirenti  hanno esaminato sabato e ieri tutti i video delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l'aggressione nel quartiere Libertà. Tra le vittime del pestaggio, avvenuto immotivatamente, anche l'europarlamentare di Potere al Popolo-Rifondazione Comunista Eleonora Forenza, che non ha riportato lesioni, oltre ad Antonio Perillo, militante del PRC, che invece ha riportato profonde ferite alla testa suturate con dieci punti. Oltre a lui ad avere la peggio un manifestante di Alternativa Comunista e Claudio Riccio, di Sinistra Italiana, che ha riportato una lieve contusione al volto. L'aggressione da parte dei "fascisti del terzo millennio" è avvenuta immotivatamente, con cinte e spranghe, e in un numero significativamente superiore a quello delle vittime, che stavano accompagnando una mamma immigrata con il passeggino verso casa.

L'aggressione – stando a quanto appurato finora – è avvenuta nei pressi della sede di CasaPound, nel quartiere Libertà di Bari, a poche centinaia di metri da dove era finita la manifestazione Mai Con Salvini, in piazza Redentore. Gli investigatori stanno studiando le immagini dei video incrociandole  le dichiarazioni dei testimoni e i dati anagrafici di tutte le persone di CasaPound identificate: si sa con certezza che i neofascisti hanno aggredito i manifestanti in un trentina (contro cinque). Nei confronti di dieci di loro, autori materiali delle violenze, si ipotizzano i reati di lesioni in concorso aggravate dall'uso di armi improprie (mazze, cinghie e tirapugni). Sono attese per oggi le prime iscrizioni al registro degli indagati

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