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Affitti brevi, stretta nei centri storici: per il Fisco chi ha oltre 4 case è fiscalmente un’impresa

Con il decreto agosto arriva una nuova norma sugli affitti brevi. Chi mette più di quattro case in affitto sarà trattato fiscalmente come un’impresa. Basta quindi ai regimi fiscali agevolati delle attività occasionali: per l’Agenzia delle entrate chi affitta più di quattro case è da considerarsi un’impresa che deve quindi versare al Fisco di conseguenza.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel decreto di agosto, da domani nell'Aula del Senato, c'è anche una misura sugli affitti brevi. Un provvedimento che vede come proprio obiettivo quello di evitare che i centri storici finiscano per essere abitati unicamente dai turisti. Chi mette più di quattro case in affitto sarà trattato fiscalmente come un'impresa. Basta quindi ai regimi fiscali agevolati delle attività occasionali: per l'Agenzia delle entrate chi affitta più di quattro case è un'impresa e deve quindi versare al Fisco di conseguenza.

La Commissione bilancio del Senato ha approvato diverse modifiche al decreto di agosto: si va dalle semplificazioni al superbonus, alla proroga delle scadenze fiscali per Pmi e autonomi e al bonus auto fino a 3.500 euro. C'è tempo fino al 13 ottobre per convertire in legge il decreto: ragion per cui, con ogni probabilità, il governo lo blinderà con la fiducia in modo da velocizzarne l'esame. Tra queste, come detto, c'è anche la misura sugli affitti brevi, per cui si è detto molto soddisfatto il ministro del Turismo, Dario Franceschini.

L'esponente dem ha definito "molto positiva l'approvazione della norma che riporta i B&B allo spirito per cui sono nati, cioè di ospitare le persone offrendo l'esperienza di vivere in una casa italiana". Il ministro, pur riconoscendo come gli affitti brevi abbiano portato nel Paese "un tipo di turismo molto interessante", sottolinea la necessità di regolamentarlo "anche per evitare che i centri storici si svuotino dei loro abitanti".

Questa norma, ha spiegato ancora Franceschini, vuole garantire una concorrenza leale sia rispetto agli alberghi, ma anche tra gli stessi affittuari per cui il regime fiscale agevolato sarà dedicato solo effettivamente a chi svolge l'attività occasionalmente e non "alle imprese mascherate che comprano interi palazzi per poi affittarli a giornata e turisti". Mentre il ministro giudica dunque in maniera molto positiva la misura, Confedilizia ha lanciato l'allarme. Definendo la norma come "mal calibrata", il sindacato ha sottolineato che questa potrebbe spingere al "sommerso".

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