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Abusa di sua figlia, la madre si fa dare 600 euro per non denunciarlo: indagata per favoreggiamento

Lui avrebbe molestato la figlia durante un bagno al mare. La madre avrebbe accettato 600 euro per insabbiare la vicenda. Accade in provincia di Lecce: un 40enne di Copertino è indagato per abuso minorile. La madre della vittima, per favoreggiamento.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Foto d'archivio
Foto d'archivio

Una storia di abusi, favoreggiamento e omertà. Vittima una bambina di appena 9 anni. La minore sarebbe stata palpeggiata da un uomo di 40 anni, residente a Copertino in provincia di Lecce, mentre i due facevano un bagno in mare a Porto Cesareo nell'estate 2020. Scoperto dalla madre della piccola, l'uomo avrebbe proposto alla donna uno sporco affare: 600 euro in cambio del suo silenzio. La donna – secondo le indagini della Procura – avrebbe accettato la proposta.

Nonostante il presunto maniaco avesse intimato alla ragazzina di non far parola con nessuno delle sue molestie, lei si sarebbe confidata prima a scuola, con un' insegnante, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico. E poi proprio con la madre. Le segnalazioni arrivano sul tavolo della Procura di Lecce. Mesi dopo l'apertura del fascicolo d'indagine per abusi nei confronti di minore da parte del Pm Rosaria Petrolo, la madre della bambina viene interrogata in caserma dai carabinieri.

Durante il colloquio, gli investigatori ascoltano le risposte vaghe e evasive della donna: prima dà la colpa ad un non ben specificato zio della bambina. Poi si rifiuta di fornire indizi utili all'identificazione del sospettato. La madre della vittima giustifica il suo atteggiamento col timore di una reazione troppo violenta del marito, in caso quest'ultimo avesse saputo dell’accaduto. Lo stesso motivo per cui avrebbe accettato i 600 euro per insabbiare tutto.

A quel punto, è la stessa figlia a prendere parola davanti Gip Marcello Rizzo. La ragazzina conferma tutti i dettagli dell'episodio: di come l'uomo l'abbia stretta a sé in acqua. Di come lui le abbia chiesto di ricambiare i palpeggiamenti. E infine, di come sempre lui le abbia detto di tenere la bocca chiusa sul fatto. La capacità della piccola di fornire una testimonianza attendibile è stata accertata da una perizia psicodiagnostica. Dopo la deposizione della figlia, scatta dunque l'indagine nei confronti della madre per favoreggiamento .

I presunti colpevoli compariranno di nuovo davanti a un giudice in sede di udienza preliminare. Il 40enne di Copertino verrà difeso dall'avvocato Raffaele Leone: i due stanno valutando la possibilità di ricorrere al rito abbreviato (che consente uno sconto di un terzo della pena in cambio di un'ammissione di colpa). La madre della minore, invece, sarà assistita dall’avvocato Luigi Rella. Il padre della vittima comparirà nel processo penale come parte lesa nella vicenda.

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