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A scuola arriva l’intelligenza artificiale. Valditara: “Al via la sperimentazione in 15 classi”

Il ministro Valditara ha reso noto durante il Forum di Cernobbio che tra le novità del nuovo anno scolastico 2024/2025 ci sarà l’intelligenza artificiale: “Parte in 15 classi, in alcune regioni: Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia. Se il modello funzionerà pensiamo di estenderlo ulteriormente”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre gli studenti italiani si preparano a tornare sui banchi di scuolail 5 settembre è toccato a quelli della Provincia autonoma di Bolzano, domani 9 settembre sarà la volta di quelli della Provincia autonoma di Trento e via via degli altri secondo i calendari regionali – il ministro dell'Istruzione e del Merito ha presentato altre novità dell'anno scolastico che sta cominciando.

In primis, dopo aver reso noto il nuovo sistema di giudizi, ha parlato della rivoluzione dell'intelligenza artificiale che arriverà anche in classe. Giuseppe Valditara, intervenendo al Teha Forum di Cernobbio, ha infatti dichiarato che "siamo uno dei primi Paesi ad avere avviato quest'anno scolastico una sperimentazione nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la personalizzazione della didattica. Parte in 15 classi, in alcune regioni: Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia. Se il modello funzionerà pensiamo di estenderlo ulteriormente proprio perché la personalizzazione della didattica è uno dei must della mia azione di governo in materia di istruzione e credo che l'intelligenza artificiale adeguatamente guidata dal docente possa svolgere un ruolo significativo".

Altro aspetto su cui il Ministro ha posto l'attenzione sempre da Cernobbio è l'alternanza scuola lavoro. "Continuo a chiamarla così perché Pcto mi risulta un po' urticante come termine, per noi è fondamentale ma è fondamentale d'altro canto in tutti i sistemi che funzionano, penso al modello svizzero o tedesco", ha detto aggiungendo: "Quando al g7 abbiamo messo la necessità di collegare sempre di più la scuola al mondo dell'impresa, la necessità di potenziare l'istruzione tecnico professionale, ho trovato uno straordinario consenso da parte di tutti i ministri presenti – ha evidenziato -. Tutti si stupiscono che invece in Italia ci sia qualcuno che guarda a questa riforma con ostilità, quasi nostalgico di Gramsci, dei percorsi unitari, di quei percorsi differenziati, e che ci sia ancora qualcuno che parli di sfruttamento, di una scuola subordinata alle esigenze dell'impresa. E' evidente che non è così".

Infine, parlando delle nuove Linee guida sull'educazione civica il ministro ha ricordato che "anzi per la prima volta, e credo che questa sia anche una piccola rivoluzione culturale, ho voluto che si parlasse di Costituzione a 360 gradi, quindi che si parlasse anche del valore dell'iniziativa economica privata, del valore della proprietà privata, dell'importanza del lavoro. Perché ritengo che – ha concluso – valorizzare l'impegno, valorizzare la cultura del lavoro, l'importanza del lavoro come un principio a cui i ragazzi debbano ispirarsi sia assolutamente fondamentale"

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