1.227 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Attilio Manca, archiviato il caso dell’urologo di Provenzano, la madre: “Non hanno avuto il coraggio di indagare”

Nel 2004 Attilio Manca venne trovato morto nel suo appartamento di Viterbo, secondo la ricostruzione ufficiale, per overdose. Il sospetto della famiglia è che il giovane medico sia stato ucciso da chi voleva coprire la latitanza del boss Bernardo Provenzano. Mesi prima Attilio era stato costretto a operare in una clinica francese un misterioso paziente sconosciuto.
A cura di Angela Marino
1.227 CONDIVISIONI
Immagine

Archiviato il caso di Attilio Manca, il giovane urologo messinese morto in circostanze misteriose nel suo appartamento di Viterbo nel 2004.  "Il Gip Elvira Tamburelli avrebbe potuto prendere una decisione coraggiosa – ha detto la madre, Angelina Manca – darci la possibilità di riesumare la salma. Avremmo avuto la possibilità di chiarire tanti dubbi come il setto nasale rotto, l'esame tricologico mai effettuato. Sarebbe stata una decisione saggia e nel contempo avrebbe dimostrato di voler seriamente approfondire quello che in precedenza i suoi colleghi hanno ignorato".

Il gip che ha accolto la richiesta di archiviazione della procura della Repubblica di Roma, per la quale non sussistono elementi per ipotizzare che il giovane medico di Barcellona Pozzo di Gotto sia morto in circostanze diverse da quelle riconosciute nelle prima indagini: overdose. Contro questa ricostruzione, invece, la famiglia Manca si batte da anni con un preciso sospetto. Mesi prima di morire, infatti, il giovane urologo era venuto in contatto con un misterioso paziente sotto protezione, che aveva poi operato in un clinica francese pensando di trovarsi di fronte a un testimone di giustizia. In questo scenario, secondo la famiglia, Attilio Manca sarebbe stato ucciso per coprire la latitanza del ‘paziente sconosciuto' che altri non era che il boss Bernardo Provenzano.

"Il GIP sa bene che noi non ci siamo mai potuti difendere in un processo perché il Pm Petroselli ci ha estromessi dal processo celebrato a Viterbo contro Attilio. Peccato per questa occasione persa, ma non posso fare a meno, in questa occasione, di ricordare ancora una volta le parole di Attilio: "Spero che qualcuno un giorno possa trovare la verità, per non vanificare me e millenni di generazioni umane". Arriverà il giorno in cui la verità su Attilio verrà fuori e saranno in tanti a provare imbarazzo".

1.227 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views