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Attentato di Brindisi, le figlie di Vantaggiato vogliono cambiare cognome

Un taglio col passato per la famiglia del “mostro della scuola di Brindisi”. Le due figlie di Giovanni hanno presentato i istanza alla Prefettura di Lecce per cambiare quel cognome divenuto tanto scomodo.
A cura di B. C.
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A Brindisi, tra le ragazze della Morvillo Falcone che indossano una maglietta col volto di Melissa Bassi, il pm ricostruisce il grave gesto compiuto da Giovanni Vantaggiato ormai un anno fa. “L’imputato voleva causare la morte di molte persone”, ha affermato il magistrato.

Le due figlie di Giovanni Vantaggiato hanno presentato un’istanza di cambio del cognome al comune di Lecce. Secondo quanto scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, la richiesta di Veronica e Serenella Vantaggiato, rispettivamente 38 e 36 anni, è affissa all'albo pretorio del comune pugliese, dove risiede una delle due. Una decisione che ha tutta l'aria del taglio netto nei rapporti col genitore – divenuto noto come "il mostro della scuola di Brindisi" – e con quella cognome divenuto pesante, dopo l’attentato di due anni fa davanti all’istituto "Morvillo-Falcone". Era la mattina del 19 maggio e la bomba confezionata con tre bombole di gas provocò la morte della studentessa 16enne Melissa Bassi. Nello scoppio altre ragazze rimasero gravemente ferite, mentre entravano a scuola.

In attesa del processo d’appello nei confronti di Vantaggiato, le due figlie hanno presentato richiesta del cambio di cognome al Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Come prevede la legge, per 30 giorni la istanza resterà affissa all’albo pretorio del Comune di Lecce dove risiede Veronica. Serenella vivrebbe invece ancora con la madre nell’abitazione di famiglia, a Copertino. Le donne non prenderanno il cognome della donna, Marchello. Nella domanda non è precisata la motivazione.

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