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Attentati Sri Lanka, tra le vittime anche una donna residente in Italia: viveva a Catania

Si tratta di Haysinth Rupasingha una cittadina cingalese di 55 anni residente da decenni nel nostro Paese dove lavorava come badante. La donna viveva col marito a Catania dagli anni ’90 ma era tornata nel suo Paese di origine per le festività pasquali. Al momento degli attacchi si trovava nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya,, uno degli edifici religiosi cristiani presi di mira dagli attentatori.
A cura di Antonio Palma
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C'è anche una donna residente da tempo in Italia tra le vittime dei terribili attentati che hanno insanguinato lo Sri Lanka nel giorno di pasqua facendo almeno 290 morti oltre a centinaia di feriti. Si tratta di Haysinth Rupasingha, una cittadina cingalese di 55 anni residente da decenni nel nostro Paese dove lavorava come badante. A renderlo noto è stato l'ufficio Pastorale Migrantes della Diocesi di Catania che lo ha appreso da fonti vicine alla vittima. La donna, che abitava con il marito proprio nella città etnea dagli anni novanta, ha perso la vita a causa di una delle deflagrazioni che hanno scosso il suo paese dove era tornata in occasione delle festività di Pasqua. Al momento degli attacchi la cinquantacinquenne in particolare si trovava nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya nella provincia di Negombo, uno degli edifici religiosi cristiani presi di mira dagli attentatori, un gruppo locale di integralisti islamici, la National Thowheed Jamath

La notizia ha colto di sorpresa e sconvolto il marito, anche lui cingalese, che era rimasto però in Italia mentre la moglie trascorreva le vacanze pasquali con i parenti in attesa di incontrare in Australia la sua unica figlia. L'uomo è immediatamente partito per lo Sri Lanka nelle scorse ore per poter  rivedere per l'ultima volta la consorte. Lui e la moglie sono volti molti noti nella chiesa di Santa Maria dell'Ogninella a Catania, punto di riferimento di tutta la comunità cattolica dello Sri Lanka nella città etnea. Annunciando la tragedia, l’Ufficio pastorale Migrantes ha espresso cordoglio e solidarietà all'intera comunità cingalese a nome dell’arcivescovo monsignor Salvatore Gristina e di tutta la diocesi. Per la donna e per le altre vittime della strage in Sri Lanka la comunità cattolica locale ha organizzato anche una veglia di preghiera per il 25 aprile alle 18 proprio nella chiesa frequentata dalla 55enne. La funzione religiosa sarà presieduta dal vicario di Catania, Salvatore Genchi, e dal cappellano srilankese, Michael Cansius Perera alla presenza de direttore della Migrantes catanese.

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