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Atletica, Tamberi conquista l’oro nell’alto agli Europei Indoor

A Glasgow Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglia d’oro nella prova del salto in alto agli Europei Indoor. Il 26enne azzurro, che in carriera al coperto ha vinto anche i Mondiali nel 2016, ha preceduto il greco Konstadinos Baniotis e l’ucraino Andrii Protsenko, entrambi fermi a quota 2.26.
A cura di Maurizio De Santis
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L'oro di Gimbo. Gimbo è il nomignolo di Gianmarco Tamberi l'atleta azzurro che a Glasgow ha conquistato la medaglia d'oro agli Europei Indoor nel salto in alto. Al secondo tentativo piazza la storica impresa. Sveste il kilt, indossato fino a poco prima di effettuare la prova, prende fiato, fissa l'obiettivo e poi scatta con passo felpato, ne conta 11 fino a staccare nel punto giusto. S'incarca, s'aggrappa a qualcosa lassù nel cielo, evita l'asticella e poi atterra sui materassi accompagnato dall'applauso del pubblico: suo il primo posto con la misura di 2.32, un risultato eguaglia la miglior prestazione europea stagionale già nelle sue mani. Il 26enne azzurro, che in carriera al coperto ha vinto anche i Mondiali nel 2016, ha preceduto il greco Konstadinos Baniotis e l’ucraino Andrii Protsenko, entrambi fermi a quota 2.26.

Mezza barba o superman. Il look è quello che lo ha contraddistinto da sempre: metà faccia con la barba, l'altra metà completamente rasata. Due anni e diversi mesi dopo l'infortunio capitato Montecarlo, Tamberi veste i panni del super eroe azzurro in terra scozzese e in parte cancella la grande delusione di due anni fa quando, a causa di quello stop traumatico, fu costretto a dire addio alle Olimpiadi di Rio. Dopo i festeggiamenti per la vittoria, Gimbo ha provato anche a superare sé stesso nei successivi tre tentativi, senza esito, per portare l'asticella da 2.34 fino alla misura di 2.36. Poco male, la soddisfazione è grandissima e il vincitore la mostra al pubblico alzando le braccia al cielo.

Quando ho visto i loro errori a 2.29 ho capito che il gradino più alto del podio non me lo sarei fatto portare via da nessuno, lo volevo troppo. Dopo la certezza dell’oro mi sono tornati in mente tutti gli ultimi mesi, non sono stati facili.

Il pubblico è tutto per lui, che si toglie la maglia, ed esulta a petto nudo, vestito del tricolore. Non provava una soddisfazione del genere da due anni e mezzo, da quel 2016 che fu gioia e dolore, croce e delizia. Oro mondiale al coperto a Portland (Usa), oro europeo all’aperto ad Amsterdam (Olanda) e poi quel doloroso infortunio alla caviglia a Montecarlo. Grazie al successo dell'atletica marchigiano l'Italia torna sul gradino più alto della manifestazione a sei anni dall'ultima volta: a Goteborg 2013 fu Daniele Greco (nel salto triplo) a regalare la grande soddisfazione agli azzurri. Coraggio, Gimbo, il meglio deve ancora venire.

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