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Assunzione personale Ata: due milioni le domande presentate, ma i posti sono 20 mila

Secondo un’anticipazione de La Stampa, saranno due milioni gli italiani che presenteranno domanda di assunzione per personale Ata. Sono 7 italiani disoccupati su 10. Tra loro molti laureati, quando per la maggior parte dei posti basterebbe la terza media.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Due milioni di persone per 20 mila posti. Questa la proporzione tra quanti potrebbero fare richiesta, la cifra è stata calcolata da La Stampa su una stima fatta agli inizi di settembre in un incontro tra sindacati e il gabinetto del ministero dell’istruzione, per un posto da precario nel mondo della scuola e quanti effettivamente sono i posti a disposizione. E sempre La Stampa rivela che a presentarsi per il concorso di assunzione del personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario statale) sono giovani con ottime credenziali o comunque in alta percentuale laureati, quando in realtà per la maggior parte delle posizioni basterebbe un diploma di terza media.

I numeri

Sono 20 mila le assunzioni in vista per il personale scolastico per il triennio 2017-2020: contratti a termine come come supplente bidello, segretario, assistente di laboratorio. E i dati de La Stampa rivelano che a presentarsi per il concorso saranno 7 disoccupati italiani di 10.

Le graduatorie vengono rinnovate ogni tre anni e nel 2014 erano stati 1 milioni a presentarsi per un posto da supplente del personale Ata, un'occupazione a tempo determinato. Già 200.000 professionisti hanno presentato domanda e il termine è previsto per fine ottobre. Non è ancora certo quindi il numero dei totali aspiranti per una posizione nel personale scolastico e bisognerà aspettare dicembre, quando ci sarà un nuovo incontro tra Miur e sindacati, per avere un quadro più chiaro e poter fare un punto sulla situazione.

Chi può fare la domanda di assunzione

Da quanto emerge da La Stampa a sorprendere non è soltanto il numero di persone che sta compilando la domanda di assunzione ma anche la loro formazione. Molti i laureati. Molti dei posti “in palio” non necessitano di una laurea ma anche soltanto di un diploma di terza media, come per i segretari o i collaboratori scolastici. Il fatto però che chiunque possa decidere di compilare la domanda, non esclude che a farlo siano anche i laureati o chi comunque non ha precedente esperienza nel settore. A presentare la domanda molti avvocati, ingegneri, commercialisti.

Anna Fedeli, segretaria nazionale della Flc-Cgil, ha spiegato: “Alla fine le domande saranno più del doppio e in tanti sono i laureati, soprattutto al Sud. È la conferma peggiore dell’analisi diffusa dall’Ocse giovedì scorso, sugli italiani «bistrattati» che nell’11,7% dei casi ha competenze in eccesso e nel 18% sono sovra-qualificati. È la corsa al ribasso di questa Italia ancora incapace di offrire un futuro”.

Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc-Cgil, ha aggiunto: “La muta eloquenza dei numeri dice tutto delle reali condizioni del Paese dove la crisi è tutt’altro che finita. Il tasso di disoccupazione è altissimo, in particolare tra i giovani. C’è bisogno di lavoro. Ecco la ragione dell’estrema proliferazione di domande di supplenza per la Terza Fascia del personale tecnico e amministrativo”.

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