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Assisi, scontro tra auto: Nadia muore davanti agli occhi del compagno dopo il pellegrinaggio

Nadia Toniolo, originaria di San Biagio di Callalta, è morta domenica scorsa in seguito ad un incidente stradale ad Assisi, dove si trovava per una breve vacanza con il compagno. Morto l’autista della vettura che gli è piombata addosso: “Sembrava un siluro, mi ha portato via la cosa più cara al mondo”.
A cura di Ida Artiaco
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Nadia Toniolo, 59 anni.
Nadia Toniolo, 59 anni.

"Dieci anni fa ho perso mia moglie, ed ora è morta anche lei". È distrutto Piero Lorenzon: la sua compagna, Nadia Toniolo, 59enne di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, è morta in seguito ad un incidente stradale mentre si trovavano insieme in pellegrinaggio ad Assisi. Un viaggio, questo nella città di San Francesco, in provincia di Perugia, molto atteso dalla coppia, ma che si è ben presto trasformato in tragedia. Lo scontro tra la loro Volkswagen Touran e una Fiat 600 è avvenuto nel primo pomeriggio della scorsa domenica 15 aprile. In macchina con loro viaggiavano anche due amici, marito e moglie. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, i quattro erano in auto in un parcheggio quando improvvisamente la seconda vettura, guidata da un uomo di 86 anni, è piombata su di loro.

Per Nadia, che si trovava sul sedile posteriore, non c'è stato nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimazione effettuati dal personale del 118 giunto sul luogo dello schianto. Il compagno e la coppia di amici sono stati trasportati all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove sono ancora ricoverati in condizioni gravi ma non sono in pericolo di vita. A quanto pare, l'86enne alla guida della Fiat 600, anch'egli deceduto nell'incidente, scendeva dal Colle di Bettona e, forse a causa di un malore, ha perso il controllo del mezzo prendendo in pieno la vettura delle due coppie di turisti impegnata in una manovra, ma la dinamica è tuttora al vaglio dei carabinieri.

"Quella utilitaria sembrava un siluro contro di noi. E ci ha colpito. Mi ha portato via la cosa più cara al mondo, Nadia. Era una persona fantastica – ha detto Piero dal letto di ospedale dove è ricoverato -. Si è sempre sacrificata per fare crescere al meglio i suoi figli. Il suo impegno nel lavoro andava anche oltre. Sono distrutto, quella che oggi subisco è un'ingiustizia dopo aver perso la moglie dieci anni fa". La vittima era molto conosciuta nel suo paese d'origine , dove lavorava per un'azienda che fornisce pasti e fa pulizie al Ca’ Foncello. Insieme al suo compagno era andata ad Assisi per un weekend di pellegrinaggio. Erano partiti venerdì mattina e sarebbero dovuti domenica sera, ma il loro viaggio si è concluso nel peggiore dei modi.

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