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Assaltarono caveau con ruspe e mitra. Colpo da 8 milioni: arrestati i responsabili

La rapina venne compiuta al caveau dell’istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro nel dicembre del 2016.
A cura di Davide Falcioni
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I membri di un gruppo criminale autore della rapina compiuta nel dicembre 2016 al caveau dell'istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro sono stati tratti in arresto questa mattina dalla polizia: il colpo venne compiuto con metodi paramilitari e l'uso di mitra e sofisticate apparecchiature elettroniche, e fruttò un bottino di più di 8 milioni di euro. La rapina suscitò molta preoccupazione in quanto gli esecutori sfondarono con un potente mezzo cingolato i muri corazzati del caveau e bloccarono le strade di accesso dando alle fiamme 11 auto poste a sbarramento.

L'inchiesta su quel colpo è stata coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro che si è avvalsa delle attività investigative condotte dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dai poliziotti delle Squadre Mobili di Catanzaro e Foggia. Alle persone arrestate questa mattina è stata contestata l'aggravante della metodologia mafiosa: sono tutte accusate di avere fatto parte del gruppo criminale che nel dicembre 2016 assaltò il caveau. Stando a quanto emerso dalle indagini, infatti, una parte dei proventi è stata corrisposta alle famiglie di ‘ndrangheta che hanno influenza sulla zona.

La rapina alla ditta di trasporto valori Sicurtransport fu effettuata secondo un pianificato studio delle zone dove è situato il caveau e con la complicità di un dipendente dell'Istituto, responsabile proprio della sicurezza, che fornì le informazioni preliminari sull'esatto posto dove sfondare il muro in maniera da consentire ai banditi di realizzare il "colpo" nei tempi da loro contingentati.

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