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Arrestata in USA Maria Butina, sospetta spia di Putin e pedina del Russiagate

La ventinovenne è stata arrestata a Washington alla vigilia del vertice tra Trump e Putin.
A cura di D. F.
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Maria Butina, una studentessa russa di 29 anni, è stata arrestata a Washington alla vigilia dell'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump: secondo il dipartimento di giustizia statunitense le manette sono scattate poiché la donna avrebbe tentato di creare “canali segreti” fra la leadership russa e uomini politici americani. Maria Butina, in particolare, avrebbe "sviluppato rapporti con individui americani" e si sarebbe introdotta "in organizzazioni che hanno influenza sulla politica Usa, allo scopo di fare avanzare gli interessi della Federazione Russa". Insomma, la 29enne sarebbe stata una spia di Putin, una delle pedine del Russiagate secondo le indagini condotte dalla sezione “Sicurezza Nazionale” del Dipartimento della Giustizia.

Maria Butina si trova  negli USA da due anni grazie a un visto studentesco. Studia relazioni internazionali alla American University di Washington. In Russia ha fondato un’associazione gemella della National Rifle Association, l’associazione Usa dei portatori di armi. Negli Stati Uniti ha spesso partecipato alle riunioni della Nra.  E’ stata una protetta di un ex banchiere, Alexander Torshin, molto vicino a Putin, e sospettato di aver trasmesso finanziamenti alla Nra, poiché questa li tramutasse in donazioni elettorali per Trump. La Butina avrebbe cercato di realizzare un incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin proprio nell’estate del 2016, nel bel mezzo della campagna elettorale

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