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Arrestano un altro: lui si costituisce per rimorso e confessa, ma era un’altra rapina

È accaduto a Parma, quando gli agenti gli hanno spiegato che l’altro uomo era stato arrestato era per un’altra rapina per il 26enne era ormai troppo tardi ed è stato arrestato anche lui.
A cura di Antonio Palma
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Il rimorso per quanto fatto e un'errata valutazione della notizia è costata cara ad un rapinatore originario della Sicilia ma residente nel Parmense. Leggendo sui giornali la notizia che una persona era finita in carcere per una rapina che in realtà aveva commesso lui, infatti, il protagonista della storia, un 26enne, ha deciso di evitare questa ingiustizia costituendosi alla Questura di Parma e confessando il reato. "Quella rapina è mia, liberate l'innocente", ha spiegato l'uomo. Peccato per lui però che in realtà l'altro uomo era stato arrestato per un'altra rapina e che gli agenti invece ancora non conoscevano chi fosse l'autore della rapina commessa dal 26enne.

Quando l'uomo ha capito dell'errore e che l'arrestato era accusato di un altro colpo, ormai era  troppo tardi. A trarre in inganno il 26enne il fatto che le rapine erano avvenute nello stesso periodo e a poco distanza l'una dall'altra. L'uomo non ha potuto neanche ritrattare perché per confermare la confessione aveva presentato ai poliziotti il giubbotto indossato nel colpo che gli aveva fruttato 830 euro e il coltello usato per rapinare la profumeria in pieno centro. Arrestandolo gli agenti gli hanno spiegato che quella persona in carcere per rapina non era accusato del colpo alla profumeria bensì ad un vicino supermercato. Il 26enne ora deve rispondere di rapina pluriaggravata e porto abusivo di coltello.

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