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Argentina: trovato in fiume il cadavere di Santiago Maldonado, “l’ultimo desaparecido”

Il ritrovamento del corpo del giovane attivista, scomparso lo scorso 1 agosto, alla vigilia delle elezioni amministrative del Paese. Secondo i risultati dell’autopsia, Maldonado pare sia affogato dopo essere caduto nelle acque del fiume Chubut. Continuano le indagini.
A cura di Ida Artiaco
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Santiago Maldonado (Facebook).
Santiago Maldonado (Facebook).

È di Santiago Maldonado, 28enne attivista e artigiano scomparso più di due mesi fa, il corpo senza vita rinvenuto nel fiume Chubut, in Argentina, lo scorso martedì 17 ottobre. Dell'uomo si erano perse le tracce l'1 agosto, al termine di un violento scontro tra gli agenti della Gendarmeria, la polizia locale, e un gruppo di 500 indigeni Mapuche che avevano occupato una piccola parte dei 900 mila ettari di proprietà del gruppo Benetton, rivendicando il diritto alla riappropriazione di quelle terre appartenute un secolo fa ai loro antenati. Stando ai risultati dell'autopsia, il giovane è deceduto dopo essere affogato, dal momento che non sono state riscontrate lesioni o ferite compatibili con un'aggressione o un pestaggio come molti ritenevano. L'esame dei raggi X ha cercato di capire se fosse stato strangolato, ma la circostanza è stata smentita. L'unico elemento anomalo era la presenza di un bastone che Santiago stringeva ancora in pugno.

A lui, data la delicatezza del caso, è stato assegnato il cosiddetto "Protocollo di Minnesota", una procedura che si usa a livello internazionale per stabilire se i cadaveri rinvenuti sono stati vittime di qualche esecuzione extragiudiziaria, cioè se sono stati colpiti e torturati senza lasciare tracce evidenti. La vicenda di Maldonado acquisisce maggiore rilevanza alla luce delle elezioni amministrative che si svolgono oggi, domenica 22 ottobre, nel Paese sudamericano. La sua scomparsa, infatti, aveva sollevato un'ondata di proteste e acceso lo scontro tra il governo di Mauricio Macri e l'opposizione capeggiata dall'ex presidente Cristina de Kirchner. Una buona parte dell'opinione pubblica sosteneva che Maldonado fosse "l'ultimo desaparecido", catturato dalla polizia e poi fatto sparire con i consueti metodi usati nel passato golpista. La ministra della Sicurezza si era invece subito schierata con la Gendarmeria e aveva difeso l'operato degli agenti intervenuti. Si era proceduto ad analisi e confronti accurati, i poliziotti erano stati interrogati ma del ragazzo non vi era traccia, almeno fino alla scorsa settimana.

Nel dibattito era intervenuta anche l'ex presidente dell'Argentina Cristina de Krichner, candidata oggi all'opposizione, che si era scagliata contro Macri accusandolo di non riuscire a risolvere un mistero che tutti consideravano invece chiaro, e cioè l'ennesimo episodio di sparizione occulta da parte degli apparati segreti dello Stato. Sarà ora compito degli inquirenti stabilire se effettivamente la morte di Maldonado sia stata un incidente o un omicidio.

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