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Argentina, rilevato un nuovo contatto dal sottomarino scomparso: al via le indagini

Lo ha reso noto la Marina, sottolineando come il segnale rilevato dal sonar sia del tutto “inusuale”. Le autorità, che attendono la verifica di un sommergibile russo, sottolineano comunque che bisogna trattare con cautela l’informazione, dato che già in passato altri segnali erano arrivati ma si sono rivelati falsi.
A cura di Ida Artiaco
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Soltanto all'inizio dello scorso mese di dicembre le autorità argentine avevano comunicato la decisione dello stop delle ricerche del sottomarino militare Ara San Juan, sparito lo scorso 15 novembre nell’Atlantico, aggiungendo che non c'era alcuna speranza di trovare vivi i 44 membri dell'equipaggio. Oggi, però, nel giorno della vigilia di Natale, arriva una indiscrezione che potrebbe cambiare tutto. La Marina del paese sudamericano ha, infatti, reso noto di "aver rilevato un contatto" proprio nell'area in cui si sono perse le tracce del sommergibile.

Lo ha confermato il quotidiano La Nacion nella sua versione online, citando fonti ufficiali e precisando che il segnale sarà "esaminato" da un sottomarino russo a controllo remoto, il Panther Plus, presente nell'area delle ricerche. In particolare, si procederà con il monitoraggio del punto da dove sembra originato il contatto, mentre la nave di ricerca oceanografica Atlantis, statunitense, continuerà a esplorare l'area di ricerca. Il rumore rilevato è stato definito dagli esperti "inusuale". La Marina argentina sottolinea però come, benché si tratti sicuramente di un evento non normale, bisogna trattare con cautela questa informazione, dal momento che altri contatti precedenti si sono poi rivelati falsi allarmi.

Nella ricerca del sommergibile scomparso, Buenos Aires ha ricevuto aiuto da 13 Paesi, compresi Stati Uniti e Russia, le cui navi sono quelle ora coinvolte nell'analisi del segnale. Già poco dopo la scomparsa nella stessa zona era stato registrato un rumore compatibile con quello di una esplosione, una "anomalia idroacustica segnalata intorno alle 11 di mercoledì 15 novembre, quasi tre ore dopo l'ultima comunicazione da parte del comandante e a 30 miglia nautiche a nord dall'ultima posizione".

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