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Arezzo, accerchiato da una baby gang e picchiato selvaggiamente davanti alla figlioletta

L’episodio a San Giovanni Valdarno, nella provincia di Arezzo. A finire in ospedale un trentenne residente in zona. L’uomo è stato aggredito da una decina di ragazzini mentre si trovava con la figlioletta di pochi mesi e la compagna. Aveva rimproverato quei giovani che continuavano a gettare sassi.
A cura di Susanna Picone
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Un brutto episodio di violenza si è consumato nel pomeriggio di martedì a San Giovanni Valdarno, nella provincia di Arezzo. Un uomo di trenta anni è stato accerchiato e picchiato selvaggiamente da un gruppo di ragazzini in via Vetri Vecchi, una zona non distante dalla stazione ferroviaria. A ricostruire l’episodio è il quotidiano La Nazione. A quanto pare il giovane, che vive nel quartiere e in quel momento si trovava con la compagna e la figlioletta di pochi mesi, avrebbe rimproverato quel gruppo di adolescenti che continuavano a gettare sassi dal giardino pubblico che sovrasta la via. Gli avrebbe chiesto di smetterla, e loro lo avrebbero aggredito al punto da costringerlo a ricorrere alle cure dei medici. Stando a quanto riporta il quotidiano, nel baby branco ci sarebbero stati giovanissimi tra i 13 e i 14 anni che hanno ripetutamente colpito il giovane padre con pugni e calci. I colpi hanno raggiunto il malcapitato anche alla testa. Sono stati alcuni residenti a chiamare i carabinieri della locale compagnia, ma al loro arrivo degli aggressori non c’era più traccia.

Il sindaco: "Episodio gravissimo" – “È un episodio gravissimo – ha commentato il sindaco Maurizio Viligiardi che dopo l’episodio ha telefonato alla vittima per accertarsi delle condizioni di salute e manifestare la vicinanza personale e della comunità -mi auguro che la vicenda sia chiarita in tempi rapidissimi, perché adesso si è davvero superato ogni limite. Bisogna scoprire e punire con fermezza i responsabili, siano essi maggiorenni o minorenni”. Come ricorda La Nazione, non è la prima volta che la città toscana appare sui quotidiani a causa di episodi che coinvolgono dei minori. Nel febbraio e marzo scorsi a far clamore erano stati gli atti di bullismo di un gruppetto di quattordicenni che si erano accanite su due coetanee e avevano anche immortalato le loro gesta in un video postato sui social.

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