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“Aquisto” e “disciendente”, gli strafalcioni delle aspiranti insegnanti al concorso

Il racconto di uno degli esaminatori in Veneto alle prese con errori grammaticali grossolani da parte degli aspiranti docenti.
A cura di A. P.
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"Come fa una maestra elementare a insegnare se fa errori così grossolani? È quanto si è chiesto uno degli esaminatori al concorso per l'assunzione di nuovi ingegnanti di scuola elementare dopo aver dovuto correggere  compiti scritti con errori grammaticali da scuola elementare per il concorso in Veneto. E in effetti, stando al suo racconto al Corriere del Veneto,  di strafalcioni sembrano esserci stati parecchi: da "Sono stato invitato a un’evento " a "Ho aquistato un trolley nuovo", ma anche “questa è una melodia disciendente" e "mi è capitato di rattopare dei calzini".

"Certamente c’erano anche imprecisioni legate ai contenuti ma quelle sono sempre prevedibili in un esame. Ci hanno colpito invece soprattutto gli errori grammaticali. Erano troppi, troppo banali e troppo diffusi" ha spiegato l'esaminatore  che però ha voluto rimanere anonimo. "Stiamo parlando di errori che molto spesso vengono corretti anche ai bambini delle scuole elementari, le stesse in cui queste maestre sarebbero dovute andare ad insegnare" ha aggiunto il docente spiegando che per questo la selezione, avvenuta lo scorso mese di maggio, è stata una mannaia per migliaia di aspiranti docenti. All'orale infatti sono stati ammessi solo 1604 sui 3410 che si erano presentati allo scritto.

"Ogni volta che ci trovavamo davanti a una mostruosità di questo tipo ci guardavamo tra noi sconvolti e di fronte ad alcuni abbiamo allargato le braccia. Le elementari sono il momento in cui i bambini iniziano a imparare i fondamentali, in cui mettono le basi per la conoscenza successiva. La grammatica che servirà loro per tutta la vita si impara in quegli anni" ha tenuto a sottolineare il docente ricordando che molte delle maestre bocciate stano comunque insegnando visto che buona parte di queste erano già insegnanti precarie di lungo corso. "Ci hanno massacrato sui social ma strafalcioni di grammatica non possono essere ammessi" ha concluso il docente

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