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Appalti, nuovo rinvio a giudizio per la Cricca del G8

Anemone, Balducci e Blandini a processo il prossimo 30 settembre con l’accusa di corruzione per gli appalti dei grandi eventi.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo processo per la cricca degli appalti del G8. Oggi il Gup del tribunale di Roma Maddalena Cipriani ha rinviato a giudizio l’imprenditore Diego Anemone, l’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci e l’ex dirigente del ministero dei beni culturali, Gaetano Blandini accusati di corruzione negli appalti pubblici per i lavori del G8 della Maddalena e per i cosiddetti grandi eventi. La prima udienza del nuovo processo è stata fissata per il prossimo 30 settembre davanti ai giudici della VIII sezione penale  del tribunale capitolino. Secondo l'accusa scaturita dall'inchiesta coordinata dai pm Ilaria Calò e Roberto Felici, imprenditori e funzionari pubblici avevano messo in piede un sistema per pilotare appalti e gare per i lavori in cambio di favori e finanziamenti. Secondo i magistrati Anemone avrebbe anche finanziato alcuni film interpretati dal figlio di Balducci al fine di riuscire ad avere appalti sia per il G8 della Maddalena che  per i mondiali di nuoto del 2009 e per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Nel maggio scorso nell'ambito della stessa inchiesta le Fiamme Gialle  sequestrarono a Balducci ville, conti e auto per circa 12 milioni  di euro. Secondo la procura infatti approfittando della propria funzione pubblica Balducci  lavorava “affinché le imprese facenti capo alla famiglia Anemone risultassero aggiudicatarie degli appalti, consentendo a queste ultime di ottenere ingentissimi utili” e ricevendo in cambio “favori ed utilità di vario genere”.

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