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Da chef dei ricchi e vita di lusso a senzatetto in strada, la parabola di Antonio

L’incredibile storia di un senzatetto che vive in strada a Trento pur avendo una invalidità del cento per cento per due tumori e dita dei piedi amputate.
A cura di A. P.
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A seguito di un principio di assideramento poche settimane fa gli hanno dovuto amputare le dita dei piedi, questa situazione sommata al tumore maligno alla prostata ed a quello allo stomaco fanno di lui un invalido al cento per cento, ma è costretto comunque a passare tutte le notti in strada tra i cartoni e sotto un portico. È la terribile storia di Antonio Carone, un 53enne che da tempo vive in strada a Trento dove si arrangia come può con l'aiuto di tanti cittadini generosi. A raccontare la sua vicenda è il quotidiano locale Il Trentino, che ha raccolto il suo sfogo.

"Ora ho un’invalidità del 100% ed una pensione di 800 euro al mese ma dormo in strada perché nessuno si fida e mi affitta un appartamento", ha raccontato l'uomo, aggiungendo: "Ho chiesto all’Itea (l'ente di edilizia popolare di Trento), tramite le assistenti sociali di avere anche solo una stanza che mi potrei pagare, ma niente". Eppure tempo fa Antonio aveva una vita fatta di macchine costose, hotel di lusso e donne che era riuscito ad avere grazie alla sua attività di ristorazione di lusso per i Vip russi a Lipsia.

In poco tempo però ha perso tutto. "Sono passato dalla depressione alla droga e mi sono letteralmente bruciato tutto, matrimonio con tre figli, compreso. Come ho fatto? È bastato fumare una sigaretta con la coca sopra per non sentirmi più la depressione addosso e da quel momento è stato solo un cadere sempre più in basso" ha rivelato lui stesso. Da allora ha iniziato a tirare avanti con lavori saltuari spesso non pagati fino alla malattia che lo ha reso inabile. "Ho la certificazione medica del mio stato di salute che attesta anche che non posso dormire per strada. Per me è assurdo, vivo lo stesso in strada e sono ammalato" ha concluso il 53enne.

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