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Antidepressivi nel latte alla figlia per farla smettere di piangere: bimba muore a 13 mesi

I genitori di Maëlyne avrebbero somministrato alla piccola degli antidepressivi mischiati al latte. Dopo aver nascosto per anni la verità, definendo l’accaduto un incidente, i risultati dell’autopsia hanno confermato la presenza di sostanze tossiche nel sangue della bimba. Rischiano fino a 20 anni di carcere.
A cura di Ida Artiaco
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Hanno drogato la loro bambina di soli 13 mesi mischiando al latte degli antidepressivi nel tentativo di farla smettere di piangere. Non avrebbero mai immaginato che la piccola Maëlyne sarebbe morta di lì a poco in un ospedale di Champagne, in Francia. Per questo, dopo tre anni in cui hanno provato in tutti i modi a difendersi dall'accusa di omicidio, Delphine Niepceron, 27 anni, e Cyrille Le Got, 43 anni, sono crollati davanti alle prove schiaccianti della loro colpevolezza. Stando a quanto riporta il quotidiano d'oltralpe Le Parisien, la coppia avrebbe in un primo momento raccontato che il giorno della tragedia, il 27 febbraio 2015, aveva organizzato una festa a casa.

Dopo che gli invitati erano andati via, Maëlyne avrebbe afferrato un bicchiere di vino rosè e sarebbe finita in coma. Ma questa versione dei fatti non ha evidentemente convinto gli inquirenti dato che la bambina, alla sua età, non sarebbe stata in grado di camminare né tantomeno di afferrare oggetti pesanti. Infine, a spazzare via ogni dubbio ci hanno pensato i risultati dell'autopsia: nel sangue della bambina sono state trovate tracce di farmaci normalmente prescritti a persone che soffrono di depressione. La stessa sostanza, inoltre, è stata trovata anche nel biberon della vittima e in quello della sorellina di 3 anni.

La parola passa ora ai giudici di Le Mans che dovranno decidere il tipo di pena da commissionare ai genitori di Maëlyne, che le hanno a loro volta somministrato gli antidepressivi ma non con l'intento di ucciderla. Se verranno condannati, rischiano fino a 20 anni di carcere.

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