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Anna Filomena uccisa da un colpo di pistola alla testa: è omicidio. Fermato l’ex marito

Angelo Lavarra, ex marito della donna trovata morta con un proiettile conficcato in testa a Marano Vicentino, è stato sottoposto a fermo come indiziato. L’uomo, guardia giurata cui appartiene l’arma che ha sparato, è sospettato di aver premuto il grilletto che ha ucciso la povera Anna Filomena Barretta, alla quale inizialmente si attribuiva un gesto suicida.
A cura di Angela Marino
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 Filomena non ha premuto il grilletto dell'arma che l'ha uccisa. Queste conclusioni e successive indagini sulla posizione di Angelo Lavarra, ex marito della donna, hanno portato stamane al suo fermo in qualità di indiziato. L'uomo è sospettato di omicidio volontario nei confronti dell'ex moglie, trovata morta lo scorso 20 novembre, con la quale ancora conviveva nella casa di Marano Vicentino, teatro della tragedia. Inizialmente un primo esame della scena aveva portato gli investigatori a credere che la stessa Filomena potesse aver rivolto la pistola contro se stessa, per uccidersi, ma gli esami medico legali sul corpo, nonché il contributo dei RIS, rivelatosi fondamentale, hanno condotto le indagini sulla pista dell'omicidio.

Non è suicidio

L'arma che ha esploso il colpo una Beretta calibro 9×21, appartiene a Angelo Lavarra, 43enne guardia giurata delle Civis. Primi sospetti erano nati dal fatto che la Beretta era stata “scarrellata”, cioè chi ha sparato aveva caricato un colpo in canna per poterla adoperare, operazione che richiese una certa esperienza nell'uso delle armi e che secondo amici e familiari di Filomena, lei non conosceva. Originari della Puglia i due erano separati da un mese. La coppia ha due figlie minorenni.

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