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Divisi alla nascita, mamme e figli che si cercano

Angela e Denise, mamma e figlia divise per 22 anni: “Che gioia il primo Natale insieme”

Angela e Denise, mamma e figlia, sono state divise per 22 anni. Alla nascita, la bimba finisce in un istituto e poi viene adottata. In tutto questo tempo non hanno mai smesso di pensare l’una all’altra e, grazie al web, si sono ritrovate. “A Natale ho ricevuto il regalo più bello – racconta la mamma a Fanpage.it – un album di foto sue, da quando era piccola fino al giorno in cui ci siamo riabbracciate”.
A cura di Mirko Bellis
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“Quando ho saputo che una ragazza poteva essere mia figlia, ho cominciato a piangere. Non potrò mai dimenticare quel giorno”. Angela ha 52 anni e vive a Verona. Nel 1996 mette al mondo Denise ma, subito dopo la nascita, la bimba viene messa in istituto e poi data in adozione. Una vicenda complicata e dolorosa, come lo sono tutti i casi in cui un neonato viene tolto alla madre naturale. “Dopo l’adozione, non l’ho più rivista ma non ho mai smesso di pensare a lei”, ricorda Angela.

Ho avuto dei problemi in passato però quando sono riuscita a superarli, ho deciso di cercare mia figlia”. “E’ difficile da spiegare con le parole, senti solo che è qualcosa che ti porti sempre dentro al cuore”. Nel 2014, Angela, dopo essersi rivolta a diversi assistenti sociali, scopre su internet alcuni siti in cui è possibile ritrovare i figli dati in adozione. “Ho provato a mettere un appello però molte di quelle pagine web non funzionavano più”. “Un fallimento – precisa – che mi ha fatto stare molto male”. Tuttavia, non si perde d’animo e decide di riprovare con Facebook, dove in questi anni sono nati alcuni gruppi che consentono di avere informazioni su parenti che, per qualche ragione della vita, sono rimasti sconosciuti. “E’ così che ho trovato la pagina di Laura Perspicace, ʻFigli adottivi cercano genitori biologici’. Mi sono fidata subito perché garantiva l’anonimato”. Per Angela, infatti, ritrovare la figlia significa anche rivangare ricordi traumatici. Un ostacolo psicologico in grado di bloccare il desiderio di una mamma di sapere cosa ne è stato del figlio dato in adozione.

“Ho ritrovato mia figlia grazie al web”

Angela pubblica il suo annuncio, nel quale indica il luogo e la data di nascita di Denise. Passa un po’ di tempo e nel dicembre scorso arriva finalmente la notizia tanto sperata: c’è una ragazza che potrebbe essere la figlia. “E’ accaduto tutto così in fretta che ancora non riesco a crederci”. “Dovevo scriverle – continua – ma avevo paura perché non sapevo se i genitori le avessero detto che era stata adottata. Non sapevo cosa fare perché non volevo farle del male. Piuttosto avrei continuato a soffrire io. Mi sarei accontenta di vederla da lontano o anche solo in foto”, dice emozionata Angela.

Quando ho visto la sua foto sul suo profilo Facebook mi si è fermato il cuore, perché non ho avuto più dubbi. Mi sono detta: E' lei”. La mamma, buttando il cuore oltre l’ostacolo, le scrive. Alcune semplici informazioni per avere conferma sul luogo e la data di nascita e, infine, la fatidica domanda: “Sei stata adottata?”.  “Quando mi ha detto di sì, le ho risposto: Sono tua mamma”.

Se in tutti questi anni Angela non ha mai dimenticato la figlia, anche Denise era alla ricerca della mamma naturale. Quando la ragazza diventa maggiorenne, infatti, si rivolge all'istituto a cui era stata data in affidamento per conoscere le proprie origini. Il risultato, però, non è quello sperato perché le dicono che deve aspettare di compiere 25 anni per conoscere l’identità del genitore. “Una crudeltà – dice la mamma – perché potevamo riabbracciarci molto prima se solo le avessero detto chi ero”. “La sua famiglia adottiva l’ha sempre spinta a cercarmi – sottolinea Angela – e posso solo ringraziarla per come l’hanno cresciuta e per tutto l’amore che le hanno dato”.

Il primo Natale passato insieme

Mamma e figlia, dopo il primo contatto virtuale, sono impazienti di conoscersi di persona e il primo dicembre fissano un appuntamento. “In tutto questo tempo non mi sono mai separata dalle foto che avevo di Denise e ho deciso di portarle con me al nostro primo incontro”. Denise adesso ha 22 anni, vive a Padova ed è mamma di un bimbo piccolo. “E’ bellissimo, ha le stesse mie fossette sulle guance”, afferma tra le lacrime Angela che, oltre a ritrovare la figlia, ha scoperto di essere anche nonna.

“Adesso siamo in contatto dalla mattina alla sera. Ci scambiamo continuamente messaggi e telefonate”. “A Natale, Denise mi ha fatto il più bel regalo che potessi ricevere. Un album di foto sue: di quando era piccola nell'istituto, quando è rimasta incinta e, l’ultima, di quando ci siamo riabbracciate”. “Appena possiamo ci vediamo – conclude Angela – per recuperare tutto il tempo perduto”.

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