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Anas, addio alla fusione con Fs: si dimette l’amministratore delegato Armani

Dopo l’annuncio da parte del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli di non proseguire nel processo di fusione con le Ferrovie dello Stato L’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani si è dimesso dal suo incarico alla guida del concessionario stradale.
A cura di Antonio Palma
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L'amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, si è dimesso dal suo incarico alla guida del gruppo che gestisce le strade di proprietà dello Stato. La decisione è arrivata a seguito della scelta da parte del ministro delle infrastrutture e dei trasporti  Danilo Toninelli di non proseguire nel processo di fusione con le Ferrovie dello Stato avviato all'inizio di questo anno. "L'amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani ha comunicato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ed al Gruppo FS Italiane le proprie dimissioni, in considerazione del mutato orientamento del Governo sull'integrazione di Fs Italiane e Anas" si legge infatti in una nota rilasciata da Anas, che aggiunge: "Armani ha preso atto della decisione e dell'apprezzamento a lui rivolto per il lavoro svolto e ha quindi ritenuto opportuno lasciare l'incarico. Il Gruppo Fs Italiane ha ringraziato l'amministratore delegato Armani per il lavoro svolto in questi anni nel ristrutturare l'azienda".

Sarebbe stato  proprio il rappresentante del governo a chiedere le dimissioni dell'intero Consiglio di amministrazione del concessionario stradale dopo un faccia a faccia con Armani che ricopriva l'incarico di Ad dal 2015. Del resto già nel settembre scorso in un'audizione alla Camera Toninelli aveva anticipato le sue intenzioni in merito, spiegando che  "la integrazione tra FS e Anas non è giustificata da alcuna sinergia e per questo le due società dovranno essere nuovamente separate". “Fs ed Anas non staranno più insieme, non c’è motivazione di sinergie”, aveva ribadito il Ministro.

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