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Ambulanza negata: padre costretto a portare in spalla il figlio in fin di vita

E’ accaduto in India: il centralinista del pronto soccorso ha chiesto una tangente per poter far partire un’ambulanza.
A cura di D. F.
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E' un tragico incidente, il cui video è stato condiviso sui social network, a rivelare meglio di molte analisi e dossier lo stato del sistema sanitario indiano: un operaio, infatti, è stato costretto a trasportare a spalla il corpo del figlio perché l'ospedale che aveva allertato  a Etawah, Uttar Pradesh, il 2 maggio scorso, non disponeva né di un'ambulanza né di una barella. O, almeno, non ne disponeva gratuitamente.

A quanto pare il ragazzo sarebbe deceduto mentre era sulle spalle del padre, che stava cercando si accompagnarlo in un ospedale affinché i medici potessero cercare di guarirlo. Per questo, come accade abitualmente in tutto il mondo, aveva chiamato un numero di emergenza al quale risponde il pronto soccorso di un ospedale: il centralinista è stato però molto chiaro nello spiegare che non vi erano ambulanze a disposizione e che di conseguenza l'uomo – un operaio molto povero – sarebbe stato costretto a portare suo figlio a spalla. Tuttavia, se avesse sborsato una congrua quantità di denaro, un'ambulanza sarebbe stata certamente trovata anche nel giro di pochi minuti.

Il dottor Rajeev Yadav, Chief Medical Officer di Etawah, ha ammesso le responsabilità dell'ospedale e promesso che il centralinista che non ha garantito la gratuità del servizio, chiedendo invece soldi, verrà licenziato e anche denunciato.

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