234 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Virus Zika: per contrastare l’epidemia spuntano anche le zanzare geneticamente modificate

Dopo l’allarme dell’Oms e l’avvertimento che per il vaccino occorrono anni, contro il virus Zika si mobilita anche la biotecnologia.
A cura di Antonio Palma
234 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre si attendono le decisioni della riunione d’emergenza dellOrganizzazione mondiale della sanità in programma lunedì per fare il punto della situazione, tutto il mondo medico scientifico del pianeta si sta mobilitando per cercare di trovare un rimedio contro il virus Zika. Dopo gli appelli a coordinare gli sforzi a livello mondiale per trovare un vaccino, infatti, anche il mondo della biotecnologia ha deciso di intervenire nel campo con nuovi esperimenti. Come rivela il New York Times, in particolare sarebbero già in corso esperimenti su zanzare "buone", modificata geneticamente in laboratorio. Si tratta di una zanzara maschio che non pungendo non contagiano l'uomo ma riescono comunque a fecondare le zanzare esistenti creando però insetti che hanno una vita breve e quindi non grado di trasmettere il virus.

Come racconta Repubblica, un altro esperimento nel settore, in questo caso su un batterio, è già in fase avanzata in Brasile, principale Paese colpito dal virus Zika e dove si è registrato un allarmante aumento dei casi di deformazione del feto chiamato microcefalia che si teme sia diretta conseguenza. Il batterio, che ha il compito di infettare le zanzare e renderle innocue, viene già applicato da diverse settimane in un quartiere di Rio de Janeiro, e ora si attendono i risultati. Ovviamente si tratta solo di esperimenti e molti fanno notare che si tratta di scelte azzardate, ma del resto dopo che l’epidemia ha colpito decine di Paesi, soprattutto in America Latina, si teme ora una ulteriore diffusione del contagio al livello mondiale tanto che la stessa Organizzazione mondiale della sanità parla di malattia che "si diffonde in maniera esplosiva” e di milioni casi attesi nei prossimi mesi.

Trovare un vaccino infatti al momento pare cosa assai lontana nonostante gli appelli ai ricercatori già impegnati in indagini sui virus trasmessi dalle zanzare di coordinare gli sforzi. “Stiamo collaborando con i Centers for disease control and prevention (Cdc) per la messa a punto di un esame veloce per la diagnosi e potremmo arrivare a test di immunizzazione su esseri umani, ma per il prodotto completo ci vorranno probabilmente anni” ha chiarito ad esempio il direttore della divisione per le malattie infettive dei National institutes of health statunitense.

"Il vero problema è che il tentativo di sviluppare un vaccino che dovrebbe essere testato su donne in gravidanza è un incubo pratico ed etico" ha spiegato invece Mike Turner, esperto di infettivologia e immunobiologia presso una Fondazione Britannica di Ricerca Biomedica. Un'altra complicazione è che con almeno l’80% delle persone infette che non mostra sintomi il monitoraggio della malattia è estremamente difficile e per questo in molti, parallelamente alle ricerche mediche, chiedono di poter debellare la zanzara che diffonde i virus Zika tornando ad usare il DDT, un antiparassitario largamente usato fino agli anni '60 e poi messo al bando in numerosi Paesi per la sua nocività.

234 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views