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Come funziona la Trise, la tassa che sostituisce Imu e Tares

La Trise sostituisce a tutti gli effetti la Tares ed ingloba parte dell’Imu sulla prima casa: ecco quanto costerà agli italiani.
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Dopo una lunga trattativa ed una complessa analisi dei saldi, il Consiglio dei ministri ha trovato la quadra sulla Trise, la nuova tassa sui servizi municipali che va sostanzialmente a sostituire l'Imu (per quanto concerne la prima casa) e la Tares sui rifiuti. Il comunicato ufficiale del Governo, parla appunto di un "riordino del sistema di tassazione locale che pone l’Italia in linea con gli standard europei" e spiega come con la legge di stabilità sia istituita una "tassa sui servizi municipali il cui gettito andrà interamente ai Comuni, al posto di Imu e Tares".

Si tratta di una imposta "a due gambe": la tassa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti, calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e versata da chi occupa l’immobile (Tari); la tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni, calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale e pagata dai proprietari (Tasi). Ovviamente solo la seconda parte costituisce una compensazione dell'Imu e ha una componente patrimoniale (il cui peso è ancora oggetto di discussioni). Un primo calcolo sommario sul valore della Tasi è quello effettuato da Gino Pagliuca sul Corsera:

Consideriamo due immobili: un bilocale periferico di 50 metri e un trilocale medio signorile in zona residenziale da 100 metri a Milano e a Roma. Le rendite catastali sono 450 e 1.300 euro per il capoluogo lombardo, 560 e 1.280 per la Capitale. Se abitazione principale, il Comune può chiedere al massimo lo 0,1% sul valore fiscale calcolato con le stesse regole dell’Imu, o in alternativa 1 euro per metro quadrato; nel caso dell’imposta calcolata sul valore catastale, la Tasi sarebbe a Milano rispettivamente di 76 e 220 euro a fronte di un’Imu 2012 da 102 e 674 euro; a Roma si verseranno 94 euro per il bilocale e 213 per il trilocale contro una vecchia Imu di 270 e 854 euro. […] Se seconda casa a Milano si pagherebbero 877 euro, rispetto agli 801 dell'Imu (per il trilocale 2533 rispetto ai 2315); a Roma 1891 euro rispetto ai 997 con l'Imu.

Insomma, sostanzialmente sembra che il finanziamento della cancellazione dell'Imu sulla prima casa passi per un aumento della tassa sui servizi per le seconde case e sulle altre abitazioni (resta da capire anche il destino dell'Imu sugli immobili di lusso, anche se al momento non si ipotizzano variazioni sostanziali rispetto alla situazione attuale). Sospiro di sollievo anche per gli inquilini che pagheranno la Tari, che non dovrebbe aumentare in maniera sostanziale rispetto alla Tares. Infine la media del costo annuale per famiglia sembrerebbe aggirarsi sui 360 euro l'anno.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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