Statali, aumentati i licenziamenti per assenze ingiustificate
Sono stati 220 i dipendenti pubblici licenziati a seguito dei circa 6900 procedimenti disciplinari avviati nel corso del 2013, ultimo anno per cui è disponibile un dato ufficiale. A rivelarlo è lo stesso il Ministero della Funzione pubblica nell'ambito delle attività di trasparenza . Se il numero dei licenziamenti rispetto all’anno precedente a quello preso in esame risulta invariato, cambia invece il motivo del provvedimento. Se nel 2012 infatti la ragione principale dei licenziamenti era connessa ai reati, nel 2013 quasi la metà dei licenziamenti è arrivato a seguito di assenze ingiustificate. Un dato tutt’altro che irrilevante soprattutto nel momento in cui si discute molto di modifiche alle regole del lavoro degli statali, che secondo molti tutelano eccessivamente la categoria. Per quanto riguarda invece le sospensioni, nel 2013 sono state quasi 1.400. Un quarto dei procedimenti disciplinari avviati quindi si è chiuso con l'adozione di sanzioni gravi cioè sospensione o licenziamento.
Nelle scuole il più alto numero di licenziamenti
Andando nel particolare, comunque dai dati rivelati dal Ministero si osserva che oltre ai 99 licenziamenti legati alle assenze sul luogo di lavoro, 78 sono stati dovuti ai reati commessi dai dipendenti statali, 35 sono stati causati da comportamenti non corretti verso i superiori o i colleghi, da negligenza e inosservanza degli ordini di servizio e infine 7 licenziamenti sono stati dovuti al fenomeno del cosiddetto doppio lavoro, attività extralavorative non autorizzate. Per quanto invece riguarda i diversi settori, il maggior numero di licenziamenti è stato registrato nelle scuole, 81 casi, e nei ministeri, 66 casi.