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Renzi: “Dopo le leggi ad personam di Salvini dobbiamo chiedere scusa a Berlusconi”

Per il senatore del Pd, Matteo Renzi, “la sinistra italiana che ora sta zitta su Salvini dovrebbe chiedere scusa per par condicio a Silvio Berlusconi. Rispetto alle norme ad personam di Salvini, Berlusconi era un pischello”, afferma in una diretta Facebook, aggiungendo: “Berlusconi che faceva le norme ad personam più incredibili non è mai arrivato a tanto, a quello che ha fatto Salvini in questa settimana”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi lancia una provocazione che riguarda l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini e un altro ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Quello che chiede il senatore del Pd è una sorta di riabilitazione di Berlusconi, almeno in confronto a Salvini. In una diretta Facebook, Renzi afferma: “Io adesso la dico. Lo so che ci rimanete male, ma adesso la dico, la dico, la dico: dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi. Sì, perché Berlusconi che faceva le norme ad personam più incredibili non è mai arrivato a tanto, a quello che ha fatto Salvini in questa settimana”. “Rispetto alle norme ad personam di Salvini, Berlusconi era un pischello”, aggiunge ancora Renzi.

Renzi spiega che la sinistra dovrebbe chiedere scusa a Berlusconi nonostante il leader di Fi abbia fatto le “norme ad personam più incredibili. Ha fatto votare la nipote di Mubarak. Ma non ha mai fatto quello che ha fatto Salvini in questa settimana e ci metto dentro sigarette elettroniche, voto segreto sul peculato che cambia la sorte dei processi in cui sono implicati deputati della Lega, l'accordo sui 49 milioni e la querela solo per Bossi”. Renzi si riferisce ad alcuni episodi riguardanti gli ultimi giorni e i provvedimenti del governo, come gli emendamenti sul peculato nel ddl Anticorruzione e sulle sigarette elettroniche nel decreto fiscale. Ma anche alla vicenda legale riguardante Umberto Bossi e il figlio Renzo, non querelati da Salvini e che per questo si risparmieranno il processo.

L’ex presidente del Consiglio ribadisce il suo messaggio durante la diretta Facebook: “Amici, lo dico forte: la sinistra italiana che ora sta zitta su Salvini dovrebbe chiedere scusa per par condicio a Silvio Berlusconi”. E si sofferma, poi, in particolare sulla questione del peculato, definito un “aiutino a diversi esponenti leghisti alla prese con accuse di peculato in relazione alle spese pazze dei consiglieri regionali”.

Il messaggio viene reiterato in un successivo post, pubblicato di nuovo su Facebook: “In una settimana Salvini ha fatto passare a voto segreto un emendamento per salvare dal carcere suoi parlamentari condannati in secondo grado; ha salvato Bossi non denunciandolo per appropriazione indebita; ha condonato 177 milioni di € ai produttori di sigarette elettroniche, uno dei quali ha finanziato la Lega; ha continuato a mentire dicendo di essere estraneo alla clamorosa vicenda dei 49 milioni di € che la Lega deve restituire allo Stato. Naturalmente il Movimento Cinque Stelle, che un tempo parlava di onestà, oggi si accoda oppure tace. Il tutto in una settimana: neanche Berlusconi è mai riuscito a fare tanto”.

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