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Regno Unito, 13enne tenta il suicidio in una clinica psichiatrica

I genitori: “I medici non stanno facendo abbastanza per curare nostra figlia dalla depressione”.
A cura di D. F.
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Sta facendo molto discutere nel Regno Unito la lettera aperta inviata al Mirror da Nicola Dye, una donna che ha chiesto la pubblicazione di una foto di sua figlia, una ragazzina che ha tentato il suicidio in un ospedale del paese dopo essere stata ricoverata cinque giorni fa per i suoi disturbi mentali. La foto rilasciata dalla madre sta imbarazzando molto il Ministero della Sanità: la 13enne, che si chiama Olivia, ha infatti cercato di suicidarsi per la quarta volta nell'arco di poche settimane ma ciò nonostante i medici non starebbero trattando il suo caso con la dovuta attenzione. A suscitare rabbia e sconcerto è proprio il fatto che l'adolescente avrebbe tentato di farla finita in una struttura sanitaria, dove – almeno in teoria – avrebbe dovuto essere al sicuro, circondata da professionisti che sapessero trattare il suo problema mentale.

Già lo scorso anno a Olivia venne diagnosticata anoressia e per questo, per curarsi, vene ricoverata per sei mesi in una struttura specializzata. Finito l'incubo i suoi familiari decisero di trasferirsi in una nuova città immaginando che in questo modo la ragazza avrebbe trovato nuovi stimoli che le avrebbero fatto bene. Così però non è stato: Olivia è precipitata ancora nella depressione e solo di recente degli specialisti hanno deciso di trattarla con psicofarmaci. Alcuni giorni fa, in un momento di disperazione, la ragazza ha ingoiato molte di queste pillole tentando il suicidio. Per fortuna i medici se ne sono accorti e l'hanno salvata, anche se i genitori sostengono che non stiano facendo abbastanza.

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