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Oreo contro Ringo, sfida all’ultimo biscotto ma l’invenzione è degli americani

Ringo ed Oreo non sono biscotti comuni, perché dietro la loro storia c’è molto di più: e scegliere quale sia il più buono tra i due, è davvero molto difficile.
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È arrivato il momento di guardare in faccia la realtà, perché da troppo tempo procrastiniamo il nostro giudizio, semplifichiamo e riduciamo tutto ad un banale "in fondo sono soltanto biscotti". La domanda non è affatto scontata ed è questa la sede per non sottrarsi alla risposta: ma sono più buoni gli americani Oreo o i nostrani Ringo? Partiamo dal biscotto tutto cacao e crema, che gode di una relativa freschezza vista la commercializzazione in italia abbastanza recente. Soltanto nel 2007 la Saiwa è partita con la vendita di questo prodotto che in realtà è uno dei più longevi di sempre, ideato nel 1912 in una ditta di New York, la Nabisco, fu considerato ideale per il mercato britannico ed era disponibile in due varianti: ripieno con crema e alla meringa al limone. Dal 1952, il biscotto assume la forma e la conformazione che conosciamo adesso, guadagnandosi ad oggi il merito di essere il biscotto più venduto del XX secolo.

Discorso diverso per i Ringo, inossidabile biscotto double-face della Pavesi, di chiara matrice americana ed è lo stesso sito a non nascondere che il celebre incontro di un biscotto alla vaniglia e uno al caco, uniti da uno strato di crema di cacao (o di vaniglia), è nato dopo un viaggio di Mario Pavesi negli Stati Uniti. Perché il nome Ringo? Perché all'epoca i "Beatles" erano padroni delle classifiche di tutto il mondo, particolarmente amati al target di riferimento dell'azienda, gli adolescenti. Ma la grande idea che ha fatto dei Ringo un biscotto vincente anche dal punto di vista etico, è stato quello di legare il concetto di lealtà e di solidarietà, nella vita come nello sport. Aiutati dalla composizione del biscotto dal doppio colore, con la celebre pubblicità del "gimme five" interrazziale, i Ringo sono tra i biscotti più amati di sempre.

Ma, alla fine, cosa scegliere? In aderenza con chi vi scrive, qui c'è il punto di vista di un trentenne: l'introduzione "recente" degli Oreo, il proliferare di torte speciali ad hoc, tra cheesecake, plumcake e torte gelato, e quel sentore di salato sul finale, lo rendono in questo momento in una posizione di vantaggio. Ma quello che i Ringo hanno rappresentato nella nostra infanzia e nella nostra adolescenza, il tentativo di vincere ogni anno quel maledetto pallone del concorso a premi e la voglia di calciare le punizioni come Kakà, ne fanno ancora oggi un biscotto che può dire la sua. Quindi, per me, resta un saporito pareggio.

http://sondaggi.fanpage.it/oreo-vs-ringo-qual-e-il-biscotto-piu-buono
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