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Covid 19

Nella fase 2 resta obbligatoria l’autocertificazione: servirà sempre un motivo per gli spostamenti

Anche nella fase due dell’emergenza servirà l’autocertificazione per gli spostamenti dei cittadini. Il documento cambierà ancora, e potranno essere inserite le motivazioni previste dalle nuove disposizioni, come le visite ai parenti, all’interno della propria Regione, e l’attività motoria all’aperto anche lontano dalla propria abitazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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"È chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato, è difficile che si possa eliminare l'autocertificazione. Resterà finché ci saranno delle limitazioni". Il premier Giuseppe Conte è stato chiaro: anche nella fase due dell'emergenza servirà l'autocertificazione per gli spostamenti dei cittadini, ma il documento cambierà ancora, e potranno essere inserite le motivazioni previste dalle nuove disposizioni. Sarà quindi sempre necessario un motivo per giustificare le uscite. Il nuovo dpcm sarà valido dal 4 maggio, e per le due settimane successive.

"Doveva essere la conferenza stampa della riapertura, in sicurezza e con le garanzie. Invece no. Servono ancora le autocertificazioni. Governo, ci fidiamo degli italiani? Facciamo tornare i delinquenti in carcere e fidiamoci degli italiani", ha attaccato Matteo Salvini in diretta Facebook. Ma le nuove misure non saranno un "liberi tutti", ha ripetuto il presidente del Consiglio in conferenza stampa.

Con il nuovo dpcm per la fase 2 dell'emergenza coronavirus, dal 4 maggio, ci sarà il via libera a chi vuole rientrare nel proprio domicilio. Ma i cittadini potranno muoversi solo all'interno della propria Regione, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. La novità è rappresentata dal via libera alle visite ai parenti, che non coincide, sottolinea Conte, con un disco verde per feste e riunioni con grandi gruppi di persone: si potrà visitare un "congiunto", sempre all'interno del territorio regionale, ma mantenendo sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro, e con l'obbligo di mascherina.

C'è anche l'ok ai funerali, con un massimo di 15 partecipanti, ma resta il no alle messe, restrizione che ha causato non poche polemiche. E ancora resta il divieto di praticare sport di squadra, ma si potrà correre da soli, anche lontano dalla propria abitazione. Si potrà prendere cibo da asporto da bar e ristoranti, ma nei locali si dovrà entrare uno alla volta, evitando sempre gli assembramenti all'ingresso.

L'ingresso nei parchi pubblici sarà consentito solo se le presenze saranno contingentate, e mantenendo una distanza tra gli individui di almeno un metro; mentre le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse. E non è consentito svoglere attività ludica o ricreativa all'aperto. Ma chi ha la febbre, maggiore di 37,5° sarà comunque obbligato a restare a casa. 

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