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Multe: cambiano le regole per il ricorso, va presentato entro 30 giorni

Il decreto legislativo n.150 dal 6 ottobre modificherà i modelli di procedimento previsti dal codice di procedura civile. Per il ricorso contro le multe stradali diverse novità in arrivo.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo decreto legislativo che dal 6 ottobre modificherà i modelli di procedimento previsti dal codice di procedura civile. Per il ricorso contro le multe stradali diverse novità in arrivo.

Da domani a chiunque arriverà una multa che ritiene illegittima e vorrà fare ricorso dovrà tener presente di un grosso cambiamento nelle regole che disciplinano la materia. In pratica il termine per ricorrere al Giudice di Pace nel caso di multe stradali scende da 60 a 30 giorni, che decorrono dalla data di contestazione della violazione, oppure dalla notificazione del verbale di accertamento. Le novità, però, non finiscono qui, secondo le nuove disposizioni è obbligatoria la presenza in udienza dal Giudice di Pace, che è quello competente per la località dove è stata accertata l'infrazione, in caso di assenza il procedimento sarà annullato.

Tutte queste novità sono contenute nel decreto legislativo n. 150 di settembre che va ad attuare un provvedimento sulla semplificazione dei riti civili del 2009. La nuova norma riporta da trentatre a tre i modelli di procedimento previsti dal codice di procedura civile: il rito ordinario di cognizione, il rito sommario e quello che disciplina le controversie di lavoro. Per ricorrere contro una multa da domani si seguiranno proprio le regole di quest’ultimo rito. Sarà, quindi, dimezzato il tempo entro il quale sarà possibile ricorrere al giudice di pace per tentare di farsi annullare una multa che si ritiene ingiusta. Inoltre, se è vero che non cambia il limite per il ricorso al Prefetto, che resta di 60 giorni, però, nel caso in cui il Prefetto dovesse rigettare il ricorso non sarà possibile appellarsi al Giudice di Pace; l’unica alternativa in questo caso resta la Corte di Cassazione.

Una notizia questa che ha generato più di qualche protesta anche perché negli ultimi anni gli automobilisti si sono trovati molte riforme che ritengono lesive. Il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori hanno dichiarato che i cittadini da domani “avranno sempre maggiori difficoltà ad impugnare una multa” in quanto, come si sa, se non si è esperti in materia, è difficile valutare se esistono i presupposti per impugnare una sanzione e soprattutto per capire come fare, “per non parlare dei tempi tecnici per avere la documentazione dai vigili, dalla foto dell'autovelox alla durata del giallo”.

L’unica buona notizia arriva per chi ha già ricevuto una multa, infatti, le nuove norme non si applicano ai verbali per infrazioni accertate prima dal 6 ottobre, e neanche ai procedimenti già avviati, ma non ancora notificati, che continueranno a seguire le vecchie disposizioni.

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