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Legge sul libro: sconti al 5% e card cultura per i meno abbienti

Licenziato dalla commissione cultura della Camera il testo della “legge sul libro” per promuovere la lettura nel nostro Paese. Ridotti gli sconti massimi applicabili dal 15% al 5% per sostenere le librerie e prevista una card cultura per i meno abbienti e sostenerne i consumi culturali, dal teatro alla musica.
A cura di Redazione Cultura
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(Photo credit should read CANDIDA NG/AFP/Getty Images)
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Una legge attesa da tempo dagli operatori del settore che sta per prendere finalmente vita. Sarà composta da tredici articoli che serviranno a promuovere la lettura nel nostro Paese. Tetto massimo di sconti sui libri fino al 5% ed evitare, dunque, che operatori dell'e-commerce pratichino illimitatamente il 15%, impossibile da sostenere per le librerie.

Così come sarà introdotta una card con cui i meno abbienti potranno acquistare libri e in futuro tutto ciò che ricade entro il campo dei consumi culturali. La commissione Cultura della Camera ha adottato il testo base della legge sul libro, l’intenzione è votare gli emendamenti al più presto e approvare la legge entro metà luglio. Per tale motivo si dichiarano soddisfatte le associazioni di settore, tra cui l'Adei – Associazione degli Editori Indipendenti:

Siamo molto soddisfatti di questa Proposta di Legge e ringraziamo tutti coloro che vi hanno lavorato, a partire dallo staff del Ministro e dalla Commissione Cultura della Camera, che hanno mostrato di comprendere quali sono le anomalie che minano la sopravvivenza del nostro settore. Questa Legge difende le librerie dal rischio di estinzione, rivaluta le Biblioteche scolastiche e valorizza i Patti locali per la lettura, sancisce la rinascita di un Centro per il Libro e la lettura al passo con modelli innovativi ed efficienti, argina i rischi di uno strapotere delle vendite online.

Riduzione degli sconti per salvare le librerie

L'intervento principale e in generale il più atteso era quello che abbassa dal 15% al 5% in generale il limite massimo di sconto applicabile a un libro, anche venduto via internet o per posta, tranne che per i libri adottati dalle istituzioni scolastiche come libri di testo. Nessun limite di sconto, al contrario, se i testi sono venduti alle biblioteche, purché siano destinati all’uso dell’istituzione. Lo scopo della legge è contrastare le potenti piattaforme di e-commerce, alla stessa maniera di quello che fu fatto in Francia qualche anno fa.

Card cultura per i meno abbienti

L’altra novità è l’istituzione, all’articolo 7 della proposta di legge, di una 2carta elettronica per le librerie", alimentata da un fondo da un milione di euro. L'idea è comunque quella di trasformarla in una più inclusiva "card cultura" da riconoscere ai soggetti meno abbienti non solo per acquistare libri,  ma anche biglietti per i musei e i teatri.

Prevista, inoltre, nella legge in fase di approvazione, la presenza di una Capitale italiana del libro ogni anno, dove si svolgeranno progetti finanziati fino a mezzo milione di euro per promuovere la lettura. Oltre a un milione di euro per digitalizzazione e favorire la promozione della lettura nelle scuole.

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