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I figli sono disabili: organizza raccolta fondi per le cure, poi lo sfogo disperato su FB

L’angosciante storia della famiglia Abate, di Ventimiglia. Il padre ha aperto una raccolta fondi per far operare i suoi due gemelli che hanno bisogno di molte cure, ma intanto la Regione si è opposta al trasporto in ambulanza perché i piccoli possono respirare autonomamente. Così l’uomo si è sfogato su Facebook.
A cura di B. C.
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I suoi figli sono disabili e da anni la sua vita è diventata una battaglia quotidiana. Francesco Abate, di Ventimiglia, ha deciso di organizzare una raccolta fondi per poter pagare le cure dei suoi tre bambini in Messico. Il primogenito di Francesco, oggi 14enne, è nato idrocefalo, mentre i due gemellini, che a dicembre compiranno cinque anni, convivono anch’essi con gravi patologie che ne condizionano l’apprendimento e la capacità motoria.

La situazione però non è semplice: Francesco e sua moglie sono entrambi disoccupati. Finora sono andati avanti con pensione d’invalidità dei piccoli ed un piccolo sussidio del Comune ligure, che però da alcuni mesi è stato revocato. Dopo aver perso il lavoro, la famiglia Abate si era vista costretta ad andare a vivere a casa del fratello di Francesco, dove in un solo appartamento vivevano dieci persone. Nel frattempo l’uomo ha fatto sempre controllare le precarie condizioni di salute dei suoi gemellini.

Per giorni, settimane, mesi, lui e Samantha, la moglie, hanno fatto la spola tra l’ospedale Gaslini di Genova e un centro specialistico di Lecco. Poi in estate la brutta sorpresa: in Lombardia i medici avevano abbandonato ogni speranza di veder camminare i bimbi, e al ritorno in Liguria alla famiglia è stato negato il trasporto in ambulanza perché i piccoli possono respirare autonomamente.

Questo l’urlo del genitore su Facebook

“Io vorrei scrivere alle nostre istituzioni il primo al nostro governatore della regione Liguria Giovanni Toti di mettersi a posto nostro come uomo ma prima come padre x far capire come ci si sente un genitore con 4 figli. io e mia moglie disoccupati con due dolci gemelli ma disabili purtroppo nn vi vergognate a continuare a fare tagli sui nostri comuni ? noi genitori nn ce la facciamo dobbiamo affrontare spese su spese io vivo con i soldi che danno come accompagnatore dei miei figli voi ne avete coscenza che continuando così ci state sotterrando? nn vi viene la vergogna? me lo deve spiegare il perché sempre con i più deboli. mi sono rotto di tutti sti soprusi che ci state facendo”

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