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Gli USA tengono sott’occhio l’Italia: i nostri conti pubblici non preoccupano solo Bruxelles

Il bilancio italiano sarà oggi sul tavolo di discussione della Commissione Ue, che contesta uno scarto di 11 miliardi di euro rispetto agli obietti concordati tra Roma e Bruxelles. Ma i nostri conti pubblici non preoccupano solamente in Europa: gli Stati Uniti, infatti, hanno inserito l’Italia nella lista dei partner commerciali da tenere sotto osservazione, esprimendo preoccupazione per i piani del governo e sottolineando la necessità di promuovere riforme che puntino alla stabilità.
A cura di Annalisa Girardi
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Il bilancio pubblico italiano sarà oggi oggetto di discussione in sede di Commissione europea. Secondo Bruxelles, nei conti italiani ci sarebbe uno scarto di 11 miliardi di euro, uno 0,7% in termini percentuali, rispetto agli obiettivi concordati con l'Ue, nonostante il nostro Paese avesse promesso un taglio al deficit dello 0,3% in risposta alle richieste di riduzione del deficit strutturale. Con questi numeri sul tavolo di Jean-Claude Junker, presidente della Commissione Ue, la manovra correttiva appare inevitabile: il 5 giugno verrà quindi chiesta nuovamente una correzione dei conti per scongiurare l'avvio di una proceduta d'infrazione.

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, pur mettendo in conto l'arrivo di una "letterina da Bruxelles", continua ad affermare la necessità di ridiscutere i vincoli imposti dall'Unione per far ripartire economicamente l'Italia. "C'è qualcuno che ha convenienza a tenere il governo italiano vincolato a regole vecchie, che tengono il Paese sotto scacco", ha affermato ieri da una diretta Facebook, commentando la risalita dello spread che è tornato a sfiorare i 290 punti in seguito ai risultati del 26 maggio, che hanno visto la Lega affermarsi come primo partito in Italia. Silvio Berlusconi, a margine di un incontro con i leader popolari a Bruxelles avverte il leader del Carroccio: "La lettera sul debito in arrivo dall'Ue è un fatto automatico, non c'è dietro nessuna decisione. Andare a battere i pugni sul tavolo non servirà: per trattare è necessario stabilire un clima di cordialità e stima con la Commissione europea". Intanto, il commissario europeo degli Affari economici e monetari, il francese Pierre Moscovici, in contatto continuo con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha spiegato che nonostante si stia cercando di evitare l'imposizione di multe e sanzioni, è assolutamente necessario rivedere il bilancio e pensare a manovre aggiuntive. Dall'arrivo della nota di Bruxelles, il governo italiano avrà due giorni per rispondere.

Usa, Italia fra i Paesi da tenere sott'occhio

I conti pubblici italiani non preoccupano solo Bruxelles. Il dipartimento del Tesoro statunitense ha inserito l'Italia nella lista dei partner commerciali da tenere sotto osservazione. Nel rapporto semestrale sulle politiche valutarie dei principali partner economici si sottolinea come la competitività italiana stia soffrendo lo stallo produttivo: "Il Paese deve intraprendere riforme strutturali fondamentali per rafforzare la crescita di lungo termine, in linea con la riduzione dell'elevata disoccupazione e del debito pubblico, salvaguardando contemporaneamente la sostenibilità di bilancio". Di questa lista fanno parte anche Cina, Giappone, Germania, Corea del Sud, Irlanda, Vietnam, Singapore e Malesia.

Facendo riferimento ad alcune osservazioni del Fondo monetario internazionale (Fmi), il Tesoro ha sottolineato come l'altissimo debito pubblico italiano sia una "fonte di vulnerabilità": i piano di bilancio del governo inoltre sono fonte di preoccupazione, in quanto non promuovono la sostenibilità a lungo termine. "In particolare il budget del 2019 aumenterà probabilmente le spese correnti su base permanente attraverso le due misure principali – reddito di cittadinanza e quota 100 – introducendo incertezza sulle prospettive finanziarie dell'Italia". Così Washington spiega l'aumento dello spread e l'entrata in fase di recessione tecnica a fine 2018. "È essenziale che l'Italia intraprenda riforme strutturali per affrontare le rigidità, aumentare la competitività e il potenziale di crescita", conclude il rapporto: "Il governo dovrebbe concentrarsi sulle riforme".

Bce: "Le regole vanno seguite"

Anche Luis De Guindos, il vicepresidente della Banca centrale europea (Bce) è intervenuto a commentare lo spread italiano. Secondo il numero due della Bce, questo sale o scende a seconda dello scontro fra l'Italia e le istituzioni europee, a dimostrazione che "è importante seguire le regole". Nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, la Banca centrale ha sottolineato come le incertezza politiche nel nostro Paese stiano gravando anche sulla crescita generale dell'Eurozona. Nel documento, inoltre, si avverte rispetto ai rischi per alcune banche di un possibile aggravamento della situazione del debito sovrano: l'Italia in primis continua a essere vulnerabile.

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