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“Giacometti meets Homini”: l’arte dei Boga ispirata al grande scultore, in mostra a Milano

Inaugura lunedì 13 giugno la mostra “Giacometti meets Homini”: un tributo unico all’artista svizzero scomparso 50 anni fa, ma anche un modo per rileggere la sua arte alla luce dell’influenza che ha avuto sulla contemporaneità. Esposte “Donna che cammina” e “Nudo in piedi”, oltre che la serie di “Homini” dei fratelli Boga.
A cura di Federica D'Alfonso
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Donna che cammina, Alberto Giacometti (1932-34)
Donna che cammina, Alberto Giacometti (1932-34)

Lunedì 13 giugno, presso lo Spazio Eventi della Regione Lombardia, inaugura la mostra "Ispirazioni d'autore: Giacometti meets Homini". In occasione dei 50 anni dalla scomparsa dell'artista svizzero, la collaborazione fra il magazine d'arte e cultura "Hestetika", la Boga Foundation e il Centro Studi Casnati di Como ha dato vita ad un percorso unico attraverso l'opera di Alberto Giacometti: un tributo, ma anche un'occasione per rileggere la profonda influenza che la sua scultura ha avuto su generazioni intere di artisti. Oltre all'esposizione di alcune sue opere infatti, la mostra propone una serie di opere realizzate proprio dai fratelli Boga e tantissimi altri lavori prodotti dagli allievi del Casnati.

"Donna che cammina" e "Nudo in piedi" saranno il nucleo centrale del percorso: una scultura e una tela, realizzate rispettivamente nel 1934 e nel '48, che riassumono al meglio quella che è stata l'arte di Alberto Giacometti. Un'arte dapprima vicina ai temi del Surrealismo, dove immaginazione e inconscio prevalgono, ma che progressivamente negli anni Cinquanta si allontana spostandosi su temi più squisitamente realisti. Un'arte sempre a metà fra scultura e pittura, due medium che hanno riassunto il profondo significato esistenzialista della sua visione del mondo: non a caso, attento interprete del lavoro di Giacometti è stato Sartre, che ha colto i costanti riferimenti all'inaccessibilità degli oggetti rileggendoli alla luce della metaforica "distanza" esistenti tra gli esseri umani.

Queste due opere appartengono alla collezione della Boga Foundation, nata per volere dei fratelli Boga, Felice, Fausto e Cesare. La loro collezione privata annovera sculture di Rodin, Marino Marini e Fontana, fra gli altri, oltre che una bellissima quadreria con dipinti che vanno dal Cinquecento ai giorni nostri. Ma i fratelli Boga non sono soltanto imprenditori e collezionisti fra più apprezzati: sono anche loro stessi artisti.

È per questo che la seconda sezione sarà interamente dedicata all'influenza che proprio Giacometti ha avuto sulla loro produzione artistica: saranno presentate alcune sculture-installazioni provenienti dalla serie "Homini". Un'unica riflessione accomuna queste due esperienze artistiche così lontane nel tempo e nello spazio: perenne ricerca e sviluppo della "dinamica come forma di espressione e generatrice di emozioni", e questo è anche il senso ultimo del tema scelto per la mostra. I fratelli Boga, nelle loro realizzazioni artistiche, molto hanno preso di Giacometti, trasformandolo in quello che è divenuto un vero e proprio movimento: "quando il pensiero supera il gesto", nato nel 1984, che ha come ‘regola' centrale quella della superiorità del pensiero rispetto al gesto tecnico. Peculiarità che era propria, appunto, anche di Alberto Giacometti.

Opera prodotta dal laboratorio di scultura del Casnati
Opera prodotta dal laboratorio di scultura del Casnati

A contorno della mostra saranno esposti anche una serie di manufatti realizzati dai ragazzi dell'Istituto Casnati, nati da una serie di laboratori e workshop a tema: l'interpretazione del colore nell'opera di Giacometti, oltre che del segno e della sua scultura. I fratelli Boga spiegano così, in una nota di presentazione, la mostra:

La nostra è una visione post-moderna e surreale che ha sempre trovato preziosa fonte di ispirazione dall'opera di Giacometti. In mostra si viene a creare un perfetto percorso concettuale incentrato sullo sviluppo e la ricerca della dinamica come forma di espressione e generatore di emozioni. “L’uomo che cammina” è un passo avanti al futuro. Gli Homini sono l'essenza dell'essere umano. Una sua proiezione silenziosa, statica e dinamica al tempo stesso. Gli Homini osservano il mondo, ne creano il suo contorno, sottile, impreciso e a volte anche grezzo. Sono la rappresentazioni del pensiero e della quotidianità e si muovono attraverso l'idea progettuale. L'Homino, attraverso la sua forma e la sua dinamicità, mostra il suo carattere per poi riempirsi ed integrarsi con quello dell'osservatore. Il suo vuoto interno è colmato da chi lo guarda. L'Homino è l'idea dell'essere umano e la sua forma che va oltre il surrealismo e l'espressionismo. L’Homino dinamico nella sua staticità è vivo.

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