Genova, fermati ed espulsi sette libici con documenti irregolari
Sette cittadini libici sono stati fermati nel porto di Genova ed espulsi in quanto i loro documenti non sano in regola: 5 di loro sono stati individuati ieri mattina e poi reimbarcati sul traghetto Tanit dal quale erano appena sbarcati, mentre altri due ieri pomeriggio erano arrivati da un'altra nave, la Excellent. L'operazione segue quella di domenica, quando altri tre vennero arrestati per presunti legami con gruppi terroristici.
Il livello di attenzione al porto del capoluogo ligure è dunque ai massimi livelli: lo scalo, infatti, sembra essere diventato nevralgico per individui di passaggio potenzialmente legati al terrorismo internazionale (non necessariamente allo Stato Islamico). Gli uomini, che hanno dichiarato di essere businessmen diretti nel Nord Europa, erano sbarcati a bordo di due Toyota Landcruiser, due Hyundai 3000 V6 e una Hyundai i35 identica alle tre sequestrate domenica sera. I documenti delle vetture sembrano regolari, ma i loro occupanti erano sprovvisti di visti regolari per l'Italia.
Nel frattempo i tre libici arrestati domenica sera sono stati interrogati questa mattina nel carcere di Marassi, dove sono reclusi: i treerano arrivati con un traghetto salpato da Tunisi a bordo di tre auto identiche e rubate. Sono stati trovati in possesso di foto inneggianti all'Isis e per questo sono sospetti fiancheggiatori di gruppi terroristici.