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Flat tax al 15% fino a 55mila euro di reddito: la proposta della Lega

Il responsabile economico della Lega Armando Siri, nel corso dell’incontro con le parti sociali al Viminale, ha illustrato la proposta del Carroccio per la flat tax: “‘L’aliquota sarebbe al 15% fino a 55mila euro di reddito. Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti. Ci sarà un grande impulso ai consumi e risparmi di 3.500 euro per una famiglia monoreddito con un figlio”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Salvini tenta di uscire dalla posizione di debolezza nel governo, in cui sembra essere precipitato negli ultimi giorni, dopo l'apertura dell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega, e rilancia i temi più cari al suo elettorato, come quello della flat tax. Ora l'obiettivo della Lega è la ‘tassa piatta' con un'unica deduzione fiscale, che assorbirà tutte le altre portando al 15 per cento l'aliquota fino a 55mila euro di reddito.

Lo avrebbe detto l'ex sottosegretario e ‘padre' della flat tax Armando Siri, al tavolo in corso al Viminale con le parti sociali. Secondo quanto riferiscono delle fonti, Siri ha spiegato che ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti, con un grande impulso ai consumi: "Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti, con un grande impulso ai consumi e risparmi di 3.500 euro per una famiglie monoreddito con un figlio. L'intenzione portare nelle tasche degli italiani 12- 13 miliardi di euro. Nessuno perderà un centesimo, nessuno pagherà di più rispetto a quanto paga già", avrebbe detto il responsabile economico della Lega.

Secondo quanto hanno riferito i partecipanti all'incotro al ‘Corriere della Sera'. il vicepremier leghista avrebbe detto: "È l’inizio di un percorso. Non vogliano sostituirci al presidente del Consiglio", e il riferimentio è proprio alle polemiche che questo incontro ha sollevato nei giorni scorsi. Il premier Cinte aveva infatti scritto una lettera ai ministri, bacchettando il vicepremier leghista: "Salvini può anche incontrare le parti sociali ma la manovra economica si fa nelle sedi istituzionali con il presidente del Consiglio, il ministro dell'Economia e tutti i ministri competenti". "Da vicepremier raccolgo idee", aveva replicato Salvini.

Durante una pausa dei lavori di questa mattina il ministro degli Interni ha aggiunto: "Vogliamo una manovra economica fondata sui sì. Qualsiasi tipo di blocco non è più accettabile e non sarà più accettato. In molti lamentano lungaggini e ritardi". 

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