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Ed, 85enne capace di correre la maratona in meno di 4 ore: “È un caso inspiegabile”

Ed Whitlock, 85enne che vive in Canada, è il più anziano di sempre a correre una maratona in meno di quattro ore. “Non vado dal fisioterapista, non ho allenatori o manager, corro da tre a quattro ore al giorno, intorno al cimitero a cento metri da casa”, dice a chi gli chiede qual è il suo segreto.
A cura di Susanna Picone
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Si chiama Ed Whitlock, è nato a Londra 85 anni fa ma vive in Canada e nell’ottobre 2016 ha corso la maratona di Toronto in tre ore, 56 minuti e 34 secondi. Così Ed, che racconta di mantenersi in forma spalando neve, è diventato il più anziano di sempre a correre una maratona in meno di quattro ore. Quello di ottobre è solo l’ultimo di tanti altri record dell’anziano maratoneta, che forse riuscirà a conquistarne anche altri. Whitlock, infatti, non è però solo un anziano particolarmente in forma ma ha dei valori decisamente fuori dalla norma per la sua età. Valori che hanno lasciato gli scienziati particolarmente stupiti. Whitlock ha iniziato a correre da ragazzo: ottenne buoni risultati nelle corse campestri scolastiche e continuò a correre anche durante le superiori e l’università. Poi si è trasferito in Canada, dove ha iniziato a lavorare come ingegnere, e solo a 44 anni ha ricominciato a correre perché suo figlio, che allora aveva 14 anni, decise di partecipare a una maratona e gli propose di farlo insieme. Da quel momento in poi non ha più smesso.

Qual è il suo segreto? Lui dice di non essere pronto per il cimitero e così ci corre intorno. “Non ho un allenatore. Non ho un manager. Non ho un fisioterapista. Non ho uno sponsor. E no: non assumo né integratori né doping, se è quello che vi state chiedendo”, ha raccontato aggiungendo di correre “da tre a quattro ore al giorno, intorno al cimitero a cento metri da casa”. Nel 2012, quando Ed aveva 81 anni, l’università McGill di Montreal lo sottopose a una serie di test fisici e mentali. Uno dei valori più sorprendenti fu il suo “VO2 max”, un parametro biologico che misura il volume massimo di ossigeno che i muscoli riescono a usare in un dato tempo. In un ottantenne in normali condizioni di salute quel valore è pari a 20; il “VO2 max” di Whitlock è invece 54. “Io penso che non tutto sia spiegabile con la scienza e i numeri. Sono fermamente convinto che le persone possano spingersi molto al di là di ciò che credono di poter fare. Devi solo essere sufficientemente idiota per provarci”, è la risposta che Ed dà a chi gli chiede come si può spiegare il suo “caso”.

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