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Covid 19

Didattica a distanza, nella bozza del nuovo decreto 85 milioni per le scuole

La bozza del dl per fronteggiare i contraccolpi economici dell’emergenza Coronavirus, in queste ore sul tavolo del governo, contiene tre proposte dal ministero dell’Istruzione: piattaforme per la didattica a distanza, pulizia straordinaria degli ambienti scolastici; misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nella bozza del decreto Coronavirus ter, su cui è al lavoro il governo in queste ore, ci sono 85 milioni di euro, nel 2020, per consentire alle scuole di dotarsi di piattaforme ad hoc per la didattica a distanza e per formare i docenti all'utilizzo delle nuove tecnologie, e contrastare così l'emergenza coronavirus.

Nel testo si legge che queste risorse servono a "a) consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione; b) mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di cui alla lettera a), nonché per la necessaria connettività di rete; c) formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. A tal fine, può essere utilizzato anche il fondo di cui all’articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107".

La prima proposta del dicastero dell'Istruzione prevede poi che solo per l'anno in corso ogni scuola possa sottoscrivere contratti fino alla fine dell'anno scolastico con assistenti tecnici, nel limite complessivo dei mille unità.

Più avanti si legge che la seconda proposta del Miur riguarda la pulizia degli ambienti. Si legge nel testo: "In relazione all’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche ed educative pubbliche del sistema nazionale di istruzione di dotarsi dei materiali per la pulizia straordinaria dei locali, nonché di dispositivi di protezione e igiene personali, sia per il personale sia per gli studenti, è autorizzata la spesa di 43,5 milioni di euro nel 2020. Le predette risorse finanziarie sono ripartite tra le istituzioni scolastiche ed educative pubbliche del sistema nazionale di istruzione, con il decreto di cui all’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296".
In pratica si prevede uno stanziamento di 43,5 milioni di euro nel 2020 per consentire alle scuole statali e a quelle paritarie pubbliche di acquistare materiali per la disinfezione dei locali (come gel sanificante), con particolare riferimento al momento della riapertura dopo la sospensione delle attività didattiche, che per il momento è prevista fino al prossimo 3 aprile.
La terza proposta del Miur è quella di favorire la continuità dei docenti supplenti nelle scuole, nonostante la sospensione dovuta all'emergenza Covid-19, impiegandoli appunto nell'attività di didattica online.

Così recita il testo: "Al fine di favorire la continuità occupazionale dei docenti già titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all'emergenza sanitaria da COVID-19, il Ministero dell'istruzione assegna comunque alle istituzioni scolastiche statali le risorse finanziarie per i contratti di supplenza breve e saltuaria, in base all'andamento storico della spesa e nel limite delle risorse iscritte a tal fine nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Le istituzioni scolastiche statali stipulano contratti di docenza a tempo determinato, nel limite delle risorse assegnate ai sensi del primo periodo, al fine di potenziare le attività didattiche a distanza presso le istituzioni scolastiche statali".

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