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Bimbo nasce morto, genitori denunciano: “Troppi rinvii per parto indotto”

La tragedia il 24 agosto scorso a Firenze: i genitori avevano chiesto di programmare il parto indotto perché il feto pesava già più di tre chili ma il medico avrebbe rinviato la data ritenendola prematura.
A cura di Susanna Picone
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Ancora una tragedia in sala parto, questa volta a Firenze. Un bambino è nato morto all’ospedale San Giovanni di Dio lo scorso 24 agosto. Secondo quanto ricostruisce La Nazione, l’episodio è oggetto di una denuncia-querela in procura e di una citazione depositata in tribunale dall'avvocato della famiglia per il riconoscimento della responsabilità civile dell'Asl in ordine al decesso e ai danni biologici e psichici subiti dai genitori mancati. Genitori che avevano chiesto di programmare il parto indotto perché il feto pesava già 3 chili e 600 grammi ma il medico avrebbe rinviato la data ritenendola prematura. La mamma, una donna di 44 anni che aveva già subito un aborto in passato, ha dovuto aspettare ancora fino a quando, il giorno prima del nuovo appuntamento col medico, non ha più sentito il feto muoversi. Quando la donna è arrivata in ospedale il figlio che portava in grembo non aveva più battito cardiaco ed è dunque nato morto.

Bimbo era “perfettamente sano” – La coppia di genitori aveva alle spalle un percorso di stimolazione ormonale e di fecondazione con impianto nell'utero per riuscire ad avere un figlio. Per sostenere che il loro bimbo si sarebbe potuto salvare, i genitori e il loro avvocato si basano innanzitutto sull'esito dell'autopsia, secondo la quale il piccolo “era perfettamente sano”. È morto per soffocamento perché “troppo grande” (4 chili e 270 grammi) in rapporto allo spazio e al poco ossigeno nella placenta, scarsamente irrorata di sangue. Secondo i periti della coppia, la causa del decesso appunto “è da individuarsi nel ritardo ingiustificato nel parto”. A loro dire i medici avrebbero dovuto considerare l’età della donna, il rischio di diabete gestazionale considerato il peso del feto, e la patologia genetica che le ha reso sempre difficile restare incinta.

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