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Omicidio Loris: la madre riconvocata in questura. Gli slip non sono del bimbo

Polizia e Carabinieri proseguono le indagini sull’uccisione di Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camerina trovato morto in un canalone. L’unico indagato è il cacciatore Orazio Fidone, nella cui casa sono state scoperte munizioni da guerra.
A cura di Susanna Picone
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Ore 21.55 – Madre non riconosce slip – Le mutandine da bambino rinvenute davanti alla scuola di Santa Croce in Camerina non sarebbero del piccolo Loris Stival. Secondo quanto riporta l'Ansa, la mamma del piccolo non avrebbe riconosciuto gli slip quando le sono state mostrate. Era stata il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, a sottolineare che, quando è stato ritrovato, il piccolo "era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip". "Fino a che non verranno eseguiti gli esami del Dna non possiamo sapere con certezza", ha aggiunto Giuseppina Neri.

Ore 20.30 – La madre di Loris di nuovo in questura – E' stata convocata nuovamente in questura a Ragusa, la madre di Loris Stival, Veronica. Molto probabilmente la donna sarà interrogata per accertare l'esatta dinamica della mattina in cui è scomparso il figlio di 8 anni trovato ucciso poche ore dopo in campagna.

UPDATE – Di fronte alla scuola che frequentava Loris sono stati ritrovati degli slip blu con la scritta “cool skater boy" e un cucciolo di lupo disegnato. All’inizio si credeva si trattasse dell’opera di un mitomane, ma il dirigente della polizia scientifica Giuseppina Neri ha detto che le mutande del bambino, che non indossava più quando è stato trovato il corpo, erano blu esattamente come quelle rinvenute oggi. "Per caratteristiche e natura" gli slip "potrebbero essere quelli del bambino". Lo ha reso noto il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, spiegando che il bimbo "era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip". Fin quando non verranno eseguiti gli esami del dna sull'indumento, ha poi aggiunto il dirigente della Polizia scientifica, "non possiamo sapere con certezza se si tratta effettivamente degli slip del piccolo Loris".

UPDATE – Indagato il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris. Orazio Fidone, il cacciatore che ha scoperto il corpo del piccolo Andrea Loris Stival, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del bambino. L'atto disposto dalla Procura, da quanto si apprende, è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell'uomo.

UPDATE – Il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia ha chiarito la posizione di Orazio Fidone, il cacciatore che sabato ha trovato il cadavere del bambino e che questa notte è stato nuovamente ascoltato: “È una posizione che è stata valutata doverosamente e studiata. Ci sono vari profili per i quali è stato necessario attenzionarlo, ma in ogni caso è stata la prima persona che ha avuto il primo contatto col corpo del bambino”. Inoltre il procuratore ha confermato di non escludere alcuna ipotesi e di raccogliere anche indicazioni informali. Ai giornalisti che chiedevano del presunto coinvolgimento di un ragazzo più grande nella vicenda dell'omicidio del bambino lui ha risposto: “Non ho dato io quella notizia e non la confermo”. Petralia ha parlato anche della popolazione a cui erano stati lanciati dei segnali e da cui non sono arrivate segnalazioni.

Polizia e Carabinieri proseguono le indagini sull'uccisione di Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camerina, Ragusa, trovato morto dopo che non era andato a scuola sabato mattina. Nella giornata di ieri sono arrivati esperti biologi della polizia scientifica e dello Sco, che hanno compiuto un sopralluogo, anche con il luminol, nella zona in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita del bambino. Quella appena trascorsa, inoltre, è stata una notte di interrogatori alla Questura di Ragusa. All’una e trenta, dopo un lungo interrogatorio, ha lasciato la Questura Orazio Fidone, il cacciatore che sabato pomeriggio ha ritrovato il corpo del bambino. L'uomo, al quale è stata sequestrata l'auto per consentire i rilievi della scientifica, non è indagato ed è stato sentito senza un avvocato. L'interrogatorio avrebbe avuto come oggetto delle munizioni trovate nella sua abitazione e per le quali l'uomo non avrebbe le necessarie autorizzazioni. Non era stato iscritto nel registro degli indagati per l'omicidio del piccolo Andrea Loris, ma il cacciatore può tirare un sospiro di sollievo in quanto non sarebbero state trovate tracce del suo Dna sul corpo del piccolo ucciso a Santa Croce Camerina. “No, non ci sono riscontri”, hanno commentato fonti investigative alle indiscrezioni di stampa sul ritrovamento di queste tracce.

A Ragusa caccia al killer di Andrea Loris Stival

In questura, da quanto si apprende, è stato convocato anche un ragazzo di 18 anni vicino di casa di Loris. Sia il giovane che il cacciatore sarebbero stati ascoltati come persone informate sui fatti. Intanto, per quanto riguarda le cause della morte, l’autopsia sul corpo del bambino ha rivelato che Andrea Loris è stato strangolato e gettato nel canalone. Secondo gli inquirenti lo avrebbe aggredito qualcuno che conosceva. Non confermata per il momento l’ipotesi che il bambino abbia subito violenza sessuale. S'indaga dunque per sequestro di persona e omicidio volontario a carico di ignoti. L’inchiesta della Procura di Ragusa resta al momento senza indagati.

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