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Allergia al tatuaggio all’henné: 28enne resterà sfregiato a vita per colpa dei “baffi”

Arran, di Leicester, era con i suoi amici ad un festival inglese, quando ha deciso di tatuarsi due vistosi baffi alla messicana. Pensava che il tattoo sarebbe andato via in due giorni. Non è stato così. Il ragazzo è stato andato costretto al ricovero in terapia intensiva a seguito di una gravissima reazione allergica.
A cura di B. C.
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I medici lo hanno avvertito: “Potresti restare sfregiato a vita”. E pensare che Arran Maye, 28enne di Leicester, si era fatto quel tatuaggio all’henné per poter partecipare ad una festa in maschera: un paio di baffi in stile messicano tatuati sul viso. Insieme all’amico Adam Lewis, 29 anni, aveva pagato 9 sterline da un tatuatore di Benidorm. Ma mentre quello Adam è svanito in pochi giorni, la faccia di Arran ha iniziato subito a formicolare, prima che il suo viso si gonfiasse e del pus iniziasse a gocciolare dal suo tatuaggio. Una grave reazione allergica che ora potrebbe costargli caro. “All'inizio andava bene, ma poi mi ha cominciato a fare prurito, il giorno dopo è diventato una vescica e avevo mal di denti e domenica il mio viso era come un palloncino” racconta il 28enne.

"I dottori hanno detto che al 100 per cento mi resterà una cicatrice per sei mesi. Sarà esattamente la sagoma di un paio di baffi. Hanno menzionato un trapianto di pelle e che potrebbe essere permanente. Ad essere onesto, sto cercando di non pensarci” racconta il ragazzo al Daily Mail. Arran e Adam avevano partecipato al Benidorm Feista il 14 novembre con altri 20 amici. “Avevamo bevuto solo un paio di pinte perché erano le 14.00, quindi avevamo ancora metà dei sensi a posto quando abbiamo deciso di fare il tattoo” scherza Arran. ‘L’artista’ ha spiegato loro che il tatuaggio all’henne sarebbe andato via in un paio di giorni. "Stupidamente ci abbiamo creduto", ricorda Arran. “Abbiamo pensato che ci saremmo fatti una bella risata quella notte”.

La sostanza chimica nell'henné ha però scatenato una reazione chimica devastante. “Era come se la mia faccia cercasse di spingere fuori il tatuaggio” spiega il giovane, che racconta di aver provato una serie di rimedi casalinghi tra cui dentifricio, olio d'oliva e sale e di aver visitato tre farmacie per compresse, creme e saponi. Alla fine la situazione è solo peggiorata e gli amici l’hanno portato al Leicester Royal Infirmary dove è stato tenuto in terapia intensiva, con una maschera respiratoria, per due notti. "Il personale dell'ospedale è stato fantastico. Alla fine abbiamo riso insieme, ma solo dopo che ho smesso di diventare blu…" dice Arren.

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