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Allarme del Ministero della Salute. Ritirato tonno all’olio di girasole: “Rischio chimico”

Nella nota sul sito del Ministero si parla di “cessazione immediata della vendita al pubblico del Lotto di produzione L1588C” per la presenza di “Istamina” all’interno del prodotto. Il ritiro riguarda il tonno della marca Algarve.
A cura di B. C.
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C’è una nuova allerta alimentare diramata dal Ministero della Salute. Questa volta il ritiro riguarda tutte le scatolette di tonno in olio di girasole da 80 grammi confezionate in scatole da tre porzioni ciascuna della marca "ALGARVE". Le confezioni di tonno sono state richiamate a seguito delle analisi condotte, che hanno rilevato un’eccessiva presenza di istamina, proprio come era accaduto qualche settimana fa col ritiro dal commercio del "Filetto tonno pinne gialle” della TRIVARIS SL. In quest’ultimo caso il lotto oggetto del ritiro è il numero L1588C, con scadenza 09/2021, commercializzate dalla ditta TRIBEKA srl e prodotto da COFISA Conservas de Pexie da Figu eria S.A. con sede dello stabilimento a Terrapleno do Porto de Pesca , Gala 3080-801 Figueira da Foz Portugal. L’avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute.

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Cos'è l'istamina e quali sono i rischi dell'assunzione

L'istamina è un composto azotato diffuso nell'organismo, dove ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie ed allergiche, nella secrezione gastrica ed in alcune attività cerebrali e può causare reazioni allergiche anche gravi. Oltre che dall'uomo, l'istamina può prodotta anche da altri organismi per semplice decarbossilazione dell'amminoacido istidina. Gli alimenti direttamente o indirettamente ricchi di quest’elemento, quando assunti in grande quantità possono provocare sintomi simili a quelli di un’intolleranza alimentare; quindi i sintomi più comuni sono prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea e vertigini. Nei casi più gravi, si può andare incontro ad un brusco calo della pressione arteriosa, fino al collasso cardio-circolatorio. Particolarmente a rischio sono i soggetti intolleranti all'istamina (circa l'uno per cento della popolazione; soprattutto le donne di mezza età) e le persone con insufficienza primaria o secondaria di DAO (ad esempio per assunzione di farmaci particolari).

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