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Alla scoperta del Parco sommerso di Baia: l’Atlandite romana che dorme sotto il mare

Non tutti sanno che sotto quel che oggi resta visibile dell’antica località termale c’è un’altra città, che oggi costituisce il Parco sommerso di Baia e custodisce un meraviglioso viaggio sotto il livello del mare. Dalla Villa del Protiro al Ninfeo sommerso di Claudio, passando per la secca delle Fumose: tutte le meraviglie dell’Atlantide romana.
A cura di Redazione Cultura
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Secondo la leggenda, deve il suo nome a Bajos, il nocchiere di Ulisse, che qui trovò sepoltura. Da qui Baiae e poi Baia, frazione di Bacoli e parte di quei Campi Flegrei che dovrebbero rappresentare un patrimonio di cultura, storia, arte e ambiente di cui purtroppo si stenta ancora da queste parti a comprendere il potenziale. In epoca romana, come testimoniato dalle ricche ville, Baiae fu luogo di riposo e di villeggiatura frequentato da patrizi romani. La località era infatti famosa per le sue calde acque termali, ricercate per lusso e per la cura delle malattie. Non tutti sanno però che sotto quel che oggi resta visibile dell'antica città termale romana c'è un'altra città, ancor più antica, che oggi va sotto l'etichetta di Parco sommerso di Baia, luogo che nasconde un meraviglioso viaggio sotto il livello del mare. E che oggi, grazie alla tenacia del Gruppo archeologico dei Campi Flegrei, è visitabile e aperto a tutti. La Baia sommersa venne alla luce negli anni trenta circa, quando si cominciò a dragare il porto di Baia. All'epoca il grande archeologo Amedeo Maiuri, nel 1958, scriveva:

Trent'anni fa, si dragava il piccolo porto di Baia che a quel tempo oltre ai velieri che vi ormeggiavano per il carico della pozzolona, serviva anche l'attracco dei battelli della linea per Procida e Ischia. I lavori ebbero inizio ed invece di secche e scogli vennero fuori resti di colonne, statue e pezzi di pavimento.
Avevano trovato Baia, la città sommersa…
In epoca tardo antica un cataclisma l’aveva fatta crollare insieme ai meravigliosi mosaici che coprivano le ville, le strade, gli impianti termali, le statue. Poi il bradisismo presente in queste zone vulcaniche aveva fatto il resto facendola sprofondare.

L'appuntamento con l'"Atlantide" romana è per la mattina di domenica 2 settembre, quando ci si potrà lasciar condurre alla scoperta dell’antica Baia con una straordinaria visita guidata prima al Parco Sommerso sotto il mare e poi alle celebri Terme. Il golfo di Baia, infatti, racchiuso tra i rilievi di punta Lanterna a sud (su cui è posto il castello Aragonese) e punta Epitaffio a nord, non è altro che un antico cratere vulcanico, risalente a oltre 8mila anni fa, conservatosi solo per metà, essendo la sua parte ad oriente sprofondata o del tutto erosa dal mare. Ed è il cuore del percorso alla scoperta del parco sommerso che partirà dal porto, dove turisti e visitatori potranno imbarcarsi sul battello dal fondo trasparente che consentirà durante la navigazione di osservare i resti della parte sommersa di Baia inabissati a circa 5 metri sotto il livello del mare tra pesci e la vegetazione dell’ecosistema marino. Attraverso una scala presente sul ponte si scenderà sotto il livello del mare in un lungo corridoio finestrato che ci permetterà di ammirare la città sommersa.

Degna di nota è Villa del Protiro, nel Sud del parco archeologico della città sommersa di Baia. La villa, di cui sono visibili i pavimenti mosaicati di una delle stanze, era circondata da taverne e botteghe. Si trova a 5 metri di profondità ed è quindi visitabile anche in apnea.  Il Ninfeo sommerso di Claudio è esposto all'interno del museo di Baia ma sott'acqua si può ammirare la copia delle statue ritrovate. Da ammirare ci sono anche a Secca delle Fumose, la Villa dei Pisoni e il Portus Julius.

Dopo la visita al Parco sommerso, si potrà poi ammirare l'altra metà del cielo del patrimonio culturale di Baia, le terme. Qui le guide turistiche regionali vi condurranno alla scoperta del Parco, Esteso su di una superficie di 40.000 mq e diviso convenzionalmente in cinque settori (Villa dell’Ambulatio, Settore di Mercurio, Settore della Sosandra, Settore di Venere), il Complesso racchiude i resti di residenze patrizie dell’antica città che, famosa per la presenza di acque termali e per la bellezza dei luoghi, fu luogo di villeggiatura e di riposo dell’aristocrazia romana.

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