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Alfonso Luigi Marra: “Mi candido alle primarie del PDL, per vincere” (INTERVISTA)

In un’intervista a Fanpage.it Marra, se non come vincitore, si candida di sicuro ad essere mina vagante nella corsa ancora incerta delle primarie Pdl. Non fa sconti a nessuno e sembra avere una soluzione per tutto.
A cura di Andrea Parrella
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Abbiamo chiesto ad Alfonso Luigi Marra per quale motivo si candida alle primarie Pdl, soprattutto per quale motivo crede di avere possibilità di vincerle queste primarie. Ci ha risposto sfoderando la sua arma migliore, ovvero quell'avversione al signoraggio bancario che, dice lui, prima o poi si abbatterà sugli stati. Era pure l'ora di chiedergli cosa intendesse con questo concetto, la cui esistenza uno studente base di economia rinnegherebbe fortemente e lui ce l'ha spiegato, per la verità in maniera un po' fumosa, facendo risalire le problematiche economiche non ad una mancanza di liquidità, ma alla distribuzione errata del danaro. In pratica, per Marra, il 90% del danaro è nelle mani delle banche, solo il 10% in circolazione.

Che sia vero o meno Marra è un fiume in piena, contro tutto e contro tutti. Ne ha per chiunque, da Bersani a Grillo, che non fanno nulla di concreto, ai suoi sodali(?) di partito, quelli candidati che,una volta eletti, non potranno che voltargli le spalle. Offre anche la sua posizione totalitarista sul caso Fiat: "Marchionne non capisce niente". Non ha paura delle diecimila firme da ottenere, anzi è quasi sicuro di riuscire a trovarle. Marra appartiene a quella categoria di persone che ritengono di sentirsi vittime di un complotto. Che tu non sai se sia vero, non puoi affermare il contrario e se quindi sospeso tra il sorriso e l'abbocco. Quando dice che la sua figura è stata volutamente oscurata da chi ha visto in lui un pericolo destabilizzante, tira fuori spontaneamente il fattore Sara Tommasi, ritenendolo un fatto sul quale si è ricamato su più di quanto si dovesse.

E allora visto che l'assist ce lo offre lui, gli chiediamo anche della Tommasi, provando a capire come riuscirà a scostare la sua immagine da quella della soubrette e dell'affaire sui film porno girati sotto effetto di cocaina, ci risponde chiaramente che Sara l'ha seguito nel suo percorso di divulgazione, che in quegli spot sui suoi libri c'era un quantitativo di concetti incredibile:

Sara Tommasi ha fatto un'opera molto più meritoria col sedere di fuori, di quello che fanno tanti giornalisti nel negare il problema del signoraggio.

Se si chiede a Marra come si faccia a sanare le difficoltà interne al Pdl e coagulare l'elettorato di centrodestra (problema che non fa dormire la notte i dirigenti di partito), lui risponde: E che ci vuole?!

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