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Alessandro Di Battista: “Gli immigrati non sono i responsabili dei problemi del nostro Paese. Dobbiamo aiutare l’Africa”

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, l’ex deputato del Movimento 5 Stelle rivolge un appello al governo, sottolineando che gli immigrati non sono i responsabili dei problemi italiani e che l’esecutivo deve aiutare i Paesi africani intervenendo sulle cause delle ingustizie che portano le persone a fuggire: “Chi fugge da un villaggio congolese per mancanza di prospettive non è poi così diverso da chi fugge dall’Italia per provare a costruirsi un futuro altrove. Io trovo inaccettabile la fuga di entrambi e voglio intervenire sulle cause di tale fuga”.
A cura di Charlotte Matteini
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Dagli Stati Uniti d'America, dov'è volato con il figlio e la compagna dopo la fine del mandato parlamentare, l'ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, torna a parlare di politica italiana e in particolare di accoglienza migranti. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Di Battista scrive: "Non considerare i disagi dati dall'immigrazione senza alcun controllo è un atteggiamento profondamente borghese. E infatti gli sponsor di questa nuova tratta di schiavi abitano per lo più i quartieri alti delle città. Lorsignori si scandalizzano facilmente, amano il politicamente corretto, si riempiono la bocca di parole quali tolleranza, apertura, sopportazione ma poi, quando si trovano il problema in casa – come avvenne a Capalbio qualche tempo fa – diventano intolleranti e ipocriti".

"Tuttavia trovo fuorviante incentrare tutto il dibattito politico esclusivamente sul tema dell'immigrazione. Questo sta facendo tirare un sospiro di sollievo a un mucchio di persone. Parlo dei colletti bianchi che delinquono, dei politici corrotti, di banchieri senza scrupoli, dei ras delle cliniche private, dicriminali vari. Costoro gongolano nel vedere tutta questa attenzione concentrata su un solo tema. Costoro gioiscono nel constatare in Italia l'esistenza di una guerra tra poveri che non fa altro che alimentare il loro potere", continua l'ex parlamentare.

"Trovo sacrosanto fare la voce grossa affinché l'Europa si assuma le proprie responsabilità allo stesso tempo la voce grossa va fatta contro i responsabili degli squilibri sociali nel nostro paese: e non sono gli immigrati! L'ho sempre detto: il futuro degli africani è l'Africa. Il problema è che i soggetti che succhiano le risorse africane rendendo impossibile lo sviluppo autonomo del continente continuano farlo. Anche loro vanno fermati oltre ai trafficanti dimorte. Come? Intervenendo sulle cause che spingono le persone ad abbandonare la loro casa. Io pretendo il rispetto dell'art. 11 della Costituzione; pretendo che si smetta una volta per tutte di vendere armi ai paesi in conflitto; pretendo norme più dure per colpire la corruzione internazionale (multinazionali, anche italiane, che ungono le classi dirigenti africane per accaparrarsi risorse che appartengono ai popoli). Pretendo un piano di aiuti europeo per l'Africa senza precedenti. E pretendo controlli su questi aiuti perché spesso la cooperazione allo sviluppo si trasforma in sviluppo della cooperazione".

"Dai ministri del Movimento 5 Stelle pretendo un atteggiamento di lotta ancora più ostinato. Quello che sta dimostrando Luigi tra l'altro, il quale combatte sempre come un leone. Occuparsi dei sintomi dell'immigrazione è inutile se non si interviene sulle cause e le cause delle ingiustizie, in Africa come in Italia, sono spesso molto simili. Chi fugge da un villaggio congolese per mancanza di prospettive non è poi così diverso da chi fugge dall'Italia per provare a costruirsi un futuro altrove. Io trovo inaccettabile la fuga di entrambi e voglio intervenire sulle cause di tale fuga! Il capolavoro del sistema è spingere i cittadini a dichiararsi guerra tra loro piuttosto che dichiarare guerra ai responsabili delle sopraffazioni", conclude Di Battista.

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