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Alessandria, famiglia di tre persone intossicata da monossido: tutti morti

Le vittime sono un uomo, suo figlio e la sua compagna. Lʼallarme è scattato nel pomeriggio, ma il decesso potrebbe risalire alla notte.
A cura di Davide Falcioni
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Tre persone hanno perso la vita a Vignole Borbera, in provincia di Alessandria, molto probabilmente a causa di una intossicazione da monossido di carbonio.  Le vittime sono Luca Baroni, 49 anni, autotrasportatore, il figlio Mattia, che avrebbe compiuto 20 anni a marzo, e la compagna del padre, Maria Daniela Mele, 44 anni, parrucchiera. L'allarme è scattato oggi pomeriggio, tuttavia il decesso potrebbe risalire alla scorsa notte. Sul posto insieme ai vigili del fuoco stanno operando i carabinieri. E' intervenuto anche il 118.

L'allarme al numero unico d'emergenza 112 sarebbe stato dato da un vicino di casa della famiglia. Sempre secondo le prime informazioni, a causare l'intossicazione da monossido sarebbe stato il malfunzionamento di una caldaia a metano all'interno della vecchia casa in cui si trovavano le tre persone. Le salme delle tre vittime – 47 anni l'uomo, 44 la moglie e 20 il figlio del primo – sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, che disporrà l'autopsia.

Due anziani morti in provincia di Udine

La tragedia familiare di Vignole Borbera fa il paio con quella di Dignano, in provincia di Udine, dove due coniugi sono morti per intossicazione da monossido di carbonio. I cadaveri sono stati trovati in una casa di via San Gallo, all'interno di un alloggio di pietra costruito lungo un caseggiato in linea. Sul posto sono giunti i sanitari con una automedica e una ambulanza, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di San Daniele del Friuli. Per la coppia non c'era però più nulla da fare.  I due si chiamavano Giovanni Deganis, 77 anni e Lidiana Cargnello, 70 anni. A trovarli è stata la figlia che era andata a casa loro e che ha fatto la terribile scoperta.

A Savona una donna trovata senza vita in casa

Anche a Savona si è consumata la tragedia e anche in questo caso la causa sarebbe una perdita di monossido di carbonio. Hayet Maatoug, 58 anni italiana di origini tunisine e presidentessa degli Amici del Mediterraneo, è morta nella sua abitazione. Il corpo è stato trovato, riverso a terra, dalla cognata che ha immediatamente dato l'allarme. L'intervento dei soccorritori si è purtroppo rivelato inutile; nell'appartamento è stata trovata una piccola caldaia attova e altri elettrodomestici, tra cui un forno con del cibo bruciato.

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