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Alcolismo, se non se ne esce la colpa è di un gene?

Alcuni ricercatori dell’Università di Gothenburg, in Svezia, ritengono di aver individuato la variante genetica associata alla dipendenza da alcol.
A cura di Nadia Vitali
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Alcuni ricercatori dell'Università di Gothenburg, in Svezia, ritengono di aver individuato la variante genetica associata alla dipendenza da alcol.

«Sindrome da dipendenza da alcol» è il termine che, negli ultimi decenni, è stato preferito al troppo generico alcolismo: trattandosi di una vera e propria sindrome patologica, l'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerì di identificare questo disturbo con un nome che ne chiarisse le caratteristiche.

Molto spesso sottovalutata nel momento del suo insorgere, la dipendenza da alcol, oltre a creare danni gravissimi a tutti gli organi del proprio corpo, incluso il cervello, incide profondamente anche sulla vita dell'alcolista e sulla sua percezione da parte degli altri come di un individuo tendenzialmente dannoso per la società, perché violento, aggressivo e poco lucido.

Giudicata come le altre forme di dipendenza «curabile», in realtà, potrebbe essere fortemente determinata da un gene, almeno stando a quanto sostengono gli studiosi dell'Università di Gothenburg che avrebbero individuato una particolare variante genetica causa non solo dell'impossibilità di porre fine all'alcolismo, ma anche dell'incremento del rischio di morte prematura.

I ricercatori del Göteborg Alcohol Research Project hanno studiato il gene del recettore D2 della dopamina, scoprendo che una variante di esso sarebbe sovra rappresentata in soggetti affetti da una severa dipendenza da alcol: questa caratteristica genetica sarebbe anche collegata a numerose e diverse conseguenze negative che influirebbero sulle vite degli individui coinvolti.

La variante genetica in questione, dunque, non solo comporterebbe un aumento di ben 10 volte delle possibilità di morire anzitempo rispetto alla media della popolazione, ma sarebbe anche associata ad una tendenza maggiore ad incorrere in ricadute, anche dopo aver seguito cure e trattamenti volti al superamento di questa terribile patologia.

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